A SCAFATI, NEL SALERNITANO. la donna aveva 23 anni. avrebbe partorito tra un mese. Al pronto soccorso per un banale ascesso alla coscia. Nel corso della notte crisi respiratoria e decesso
SALERNO – Muore con due gemelli ancora in grembo. La tragica fine di una giovane di 23 anni si consuma tra i reparti dell’ospedale di Scafati (Salerno) dove aveva trascorso la notte per un «semplice» malore alla gamba. La donna, infatti, si sarebbe recata la sera di Pasqua al pronto soccorso dell’ospedale per sottoporsi alla rimozione di un banale ascesso alla coscia destra. Nel corso della notte però la 23enne, all’ottavo mese di gravidanza, ha avuto una crisi respiratoria. Vani sono risultati i tentativi dei medici per strapparla alla morte, assieme ai due gemelli, avvenuta stamattina.
IN RIANIMAZIONE – Intorno alle 3.30 di notte è stata colta da un improvviso malore. Le condizioni sono peggiorate rapidamente. È stata quindi trasferita in sala di rianimazione: purtroppo non c’è stato nulla da fare per salvare la vita alla donna e ai figli.
MARINO: EPISODIO SERIO E PREOCCUPANTE – La procura della Repubblica del tribunale di Nocera Inferiore ha disposto il sequestro della cartella clinica e l’autopsia. La donna era nata a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli ma viveva ad Angri, nel Salernitano, con il marito. Era alla sua prima gravidanza. «Siamo di fronte a un episodio serio e preoccupante – dice Ignazio Marino, presidente della Commissione d’inchiesta del Senato sul Servizio Sanitario Nazionale -, non solo per la morte della giovane paziente ma anche per quella dei due bambini che portava in grembo. I carabinieri del Nas in servizio presso la Commissione d’inchiesta hanno avviato un’istruttoria: dalle prime informazioni, sappiamo che i medici hanno tentato un parto cesareo, ma non è stato sufficiente per salvare i due piccoli». «Vogliamo verificare ora nel dettaglio – spiega Marino – le condizioni in cui è stato eseguito l’intervento e la successiva assistenza. Quanto accaduto pone drammaticamente in primo piano – continua – la questione della sicurezza negli ospedali con un numero limitato di posti letto e di parti eseguiti in un anno, poiché spesso si tratta di strutture tecnologicamente meno attrezzate rispetto ai centri più grandi. L’impegno della Commissione non è teso a criminalizzare ospedali e medici, ma a chiarire cosa è successo e a fare quanto è possibile e necessario per evitare altre tragedie».
Ora a distanza di pochi mesi accade il terzo caso di morte di una paziente in stato di gravidanza. Una tragedia immane, vista la giovane età della donna deceduta e il fatto che portasse in grembo due gemelli. Come mai non si sarebbe riusciti neppure a far nascere i due feti ormai giunti all’ottavo mese per il momento rimane una grande mistero.
Ecco una breve sintesi sui precedenti casi in cui sono morte, presso lo stesso ospedale, due giovani madri dopo aver partorito. Entrambe avevano dato alla luce i loro piccoli nello stesso ospedale: Scarlato di Scafati. Questa la storia. Il primo episodio riguarda una trentanovenne morta il 7 gennaio scorso nel reparto di neonatologia. La donna, Tiziana Guarino, aveva partorito spontaneamente da mezz’ora quando ha cominciato ad accusare forti dolori. Le sue condizioni sono progressivamente peggiorate fino al decesso. Sul caso ora è stato aperto un fascicolo dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore; quattro persone risultano indagate dall’autorità giudiziaria che ha disposto il sequestro della cartella clinica e l’autopsia.
Il secondo episodio riguarda una trentacinquenne, Rosa Cascone, morta lo scorso 24 settembre, ad otto giorni dalle dimissioni dello stesso ospedale, dopo aver dato alla luce, con parto cesareo, la sua seconda figlia. La donna, secondo la ricostruzione del marito, sarebbe deceduta nella notte, nel suo letto. Anche in questo caso la Procura di Nocera Inferiore ha disposto il sequestro della cartella clinica e sul registro degli indagati risultano iscritti i medici e gli infermieri che hanno tenuto in cura la paziente durante il suo ricovero in ospedale.
A questo punto la storia dell’ospedale di Scafati si complica. Una concatenazione di eventi mortali avvenuti nel giro di pochi mesi deve inevitabilmente mettere in allarme i responsabili della sanità. Si dovrà andare a fondo per capire cosa succede in quella struttura, in particolare nel reparto di ginecologia e neonatologia. Tre tragiche morti devono far riflettere subito soprattutto chi ha la responsabilità politica. La procura di Nocera Inferiore che ha già aperto un fascicolo per quest’ultimo drammatico caso indagherà su ipotetiche responsabilità mediche. Ma intanto l’ospedale Scarlato va messo sotto una lente d’ingrandimento per capirne un po’.
Redazione online