L’accesso alla Cattedrale è consentito solo alle autorità e a persone vicine alla famiglia. Per consentire a tutti di assistere alla funzione sono stati allestiti tre maxischermi nel centro di Alba
ALBA (CUNEO) – «Un uomo di impresa che ha saputo incarnare le qualità migliori della nostra storia industriale, la creatività, la valorizzazione del lavoro». Così il segretario di Stato Vaticano, cardinale Tarcisio Bertone ha ricordato Pietro Ferrero nell’omelia durante i funerali che ha celebrato nella cattedrale di Alba. Il cardinale Bertone ha definito grande e bella la famiglia Ferrero, «un esempio stupendo da imitare». «Pietro Ferrero – ha aggiunto – ha marcato la sua vita con una ricchezza di valori radicati nella fede profonda, il suo esempio vive e vivrà in tutti coloro che ha amato». «Il Papa, informato della mia venuta qui, mi ha chiesto di dare la sua benedizione apostolica e di assicurare tutti i familiari il suo ricordo nella preghiera per ottenere pace e consolazione», ha aggiunto Bertone. Pietro Ferrero era un esempio «di rettitudine, laboriosità, sensibilità e onestà, un uomo vero e serio su cui la comunità ha potuto contare» ha aggiunto il vescovo di Alba, monsignor Giacomo Lanzetti nel ricordarela figura dell’amministratore delegato dell’industria dolciaria albese scomparso una settimana fa in Sudafrica dove si trovava per lavoro.
BERLUSCONI – Il feretro è giunto alle 11 e quattro minuti, scortato dai familiari, ed è stato accolto da un applauso scrosciante della grande folla che si è radunata in piazza Risorgimento per manifestare la propria vicinanza e il proprio affetto. I genitori di Pietro sono arrivati tenendosi sottobraccio con Luisa, la moglie di Pietro e hanno risposto con un saluto all’applauso della folla che li ha accolti. Con il gruppetto dei familiari anche il fratello e la cognata. Alle esequie ha partecipato anche il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi arrivato alla Cattedrale di Alba con il presidente della regione Piemonte Roberto Cota. È entrato nel Duomo da un ingresso laterale, accolto dalle autorità locali, tra le quali il sindaco di Alba, Maurizio Marello. Nella Cattedrale erano presenti anche Emma Bonino, vicepresidente del Senato, i sottosegretari Nino Giachino e Michelino Davico. Presenti anche Renato Pagliaro e Alberto Nagel, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Mediobanca, la regina del Belgio, Paola di Liegi, il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, il vicepresidente del Csm, Michele Vietti, il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, Michele Coppola, candidato del centrodestra a sindaco di Torino e la presidente della Provincia di Cuneo, Gianna Gancia. Nella piazza davanti al Duomo c’era una gran folla. L’accesso alla Cattedrale era consentito solo alle autorità e a persone vicine alla famiglia. Per consentire a tutti di assistere alla funzione sono stati allestiti tre maxischermi nel centro di Alba. Trentamila persone affollavano le strade.
L’ABBRACCIO COMMOSSO – Al termine della cerimonia funebre, prima che la salma lasciasse la cattedrale per dirigersi al cimitero, il premier Berlusconi si è stretto commosso alla famiglia di Pietro Ferrero, il manager dell’omonima industria dolciaria scomparsa una settimana fa per un malore mentre si trovava in Sudafrica per lavoro. In particolare, il presidente del Consiglio ha a lungo abbracciato il papà del giovane manager, Michele che proprio martedì ha compiuto 86 anni. Anche il fratello di Pietro, Giovanni, al termine della funzione ha espresso parole di ringraziamento a tutte le persone che hanno partecipato alla cerimonia funebre e rivolgendosi al presidente del Consiglio ha ricordato che «conosceva bene mio fratello».
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