SEMIFINALE D’ANDATA. I blaugrana vincono al Bernabeu, espulso Mourinho. Lo Special furioso: «Complimenti a loro e al loro potere»
MADRID – Con una doppietta di Messi nel secondo tempo il Barcellona trionfa al Bernabeu e quasi certamente si guadagna la finale di Wembley contro il Manchester United. Espulso Mourinho, per avere applaudito il quarto uomo dopo l’espulsione di Pepe.
NERVI – Una partita tesa dall’inizio alla fine, con una rissa a fine primo tempo, probabilmente accesa da due simulazioni del giocatore del Barcellona Busquets, e che ha determinato l’espulsione del secondo portiere del Barça Pinto. Fino a quel punto la partita era stata piuttosto equilibrata. Mourinho ha ripetuto la mossa tattica della finale di Coppa del Re, con Pepe centrocampista. E lo schema della gara è lo stesso: gran possesso palla del Barcellona (più del 75%) ma poche occasioni vere perché il Real chiude tutti gli spazi. Cristiano Ronaldo molto nervoso coi suoi compagni, che a volte non salgono abbastanza col pressing il che non consente di fornire a lui palloni pericolosi. La tensione sale perché Busquets per ben due volte simula colpi al volto che non ha ricevuto.
SVOLTA – La gara cambia completamente nel secondo tempo, al 61′, quando Pepe viene espulso per un fallo duro ma che forse era più da giallo che da rosso. O almeno, così pensa Mourinho, che si complimenta più volte col quarto uomo («Well done», «ben fatto», gli ripete più volte, alzando anche il pollice). Espulso anche lui, che si accomoda in prima fila. Il Real accusa il doppio colpo. Gli equilibri dei blancos saltano: il Barça prende campo e, 15 minuti dopo, Messi segna toccando al volo un cross da destra di Afellay – entrato al posto di Villa. All’87’ la replica, straordinaria: la Pulce parte in dribbling, si allarga sulla destra con uno scatto impressionante e poi supera Casillas con un tocco in diagonale di destro, dolcissimo. La finale è dietro l’angolo.
MOURINHO FURIOSO – «Non so quale potere ci sia dietro al Barcellona, non so se è il potere dell’Unicef o qualcos’altro, ma non avremmo dovuto perdere. È una partita di cui potremmo parlare per ore e che sarebbe finita 0-0. Non capisco il motivo dell’espulsione di Pepe». Così José Mourinho a fine partita attacca il Barcellona: «Non so se sono più simpatici, non lo so. Ma complimenti per tutto – ha proseguito come un fiume in piena Mourinho -, contro il Chelsea Bosingwa fu punito, con l’Inter fu lo stesso, l’Arsenal è stato penalizzato». Il tecnico del Real non si ferma e si chiede: «Io sono qui per lasciare questa domanda che spero un giorno o l’altro possa ottenere una risposta. Intanto mi hanno mandato via con il cartellino rosso. Non dovrei nemmeno essere qui (in sala stampa, ndr) vediamo se qualcuno un giorno mi darà una risposta. Continuerò a vivere la mia vita con questo dubbio, ma perché, perché una squadra così importante ha bisogno di una cosa che tutti vedono: Ovrebo, De Bleeckere, Busacca e oggi Stark – prosegue Mou-. Perché? Io non capisco. Se loro avessero vinto senza episodi dubbi noi l’avremmo accettato, ma non so perché oggi le cose sono andate così». «Solo l’arbitro può dire quello che è successo oggi – insiste l’allenatore ai microfoni della Rai – ma lui non risponderà perché non deve rispondere di niente. L’anno scorso abbiamo fatto un miracolo con l’Inter giocando in dieci, quest’anno non è stato possibile farne un altro». Lo Special One appare rassegnato e sulla partita di ritorno commenta: «Sicuramente andremo lì con rispetto, orgogliosi, con rispetto verso un mondo del calcio che delle volte mi fa un pò schifo. Ma è la nostra vita e andremo a Barcellona senza Pepe, senza Ramos che non hanno fatto nulla, senza l’allenatore in panchina per una situazione che non esiste».
GUARDIOLA – Con la serenità del vincitore la replica dell’allenatore del Barcellona Guardiola: «Mourinho ce l’ha con noi per l’arbitraggio? Sembra che siamo noi i colpevoli, ma non siamo noi a tirare fuori cartellini gialli e rossi: in campo noi accettiamo le decisioni degli arbitri». Poi ha commentato la partita: «Questo è lo spirito del Barcellona: noi vogliamo vincere sempre e sul campo e oggi lo abbiamo fatto contro la squadra che detiene più Champions in assoluto. È un buon risultato per il ritorno, ma dobbiamo stare attenti: sono anche contento che oggi avevamo dodici giocatori cresciuti nel nostro settore giovanile e questo è il nostro vero orgoglio».
Redazione online