L’annuncio dell’uccisione dato in tv da Obama. Ma e’ giallo sul cadavere già sepolto in mare. Il capo di Al Qaeda freddato con un colpo alla testa. Si nascondeva in un compound di lusso fuori Islamabad. La foto del cadavere di Bin Laden, mostrata questa mattina dalle tv pachistane, sarebbe stata già diffusa sul web cinque mesi fa da un sito iraniano. E Peacereporter parla di “falso clamoroso”: “Foto del 23 settembre 2006, chiamata Osama torturato”. I network americani non la mandano in onda. Un giornalista francese svela “il trucco”. Poi dal Pakistan la smentita: “E’ un falso”. Davanti al tribunale di Milano il premier commenta l’uccisione del leader di Al Qaeda: “Un grande risultato nella lotta contro il male”. E poi attacca i giudici: “Inconcepibile che io debba stare qui durante un fatto così importante”
WASHINGTON – «Osama Bin Laden è stato ucciso. Giustizia è fatta». L’annuncio del presidente americano Barack Obama in diretta tv, quando in Italia erano quasi le 5 del mattino, scuote gli Stati Uniti e rimbalza nei cinque continenti. Il ricercato numero uno al mondo, il simbolo del terrore, l’uomo che ha incarnato il Male a partire dalla terribile strage del settembre di 10 anni fa a New York, è morto. Negli Stati Uniti le parole di Obama hanno un effetto immediato: la gente si riversa per strada nel cuore della notte. E festeggia. Il coro «Usa, Usa», l’inno nazionale cantato a squarciagola, le bandiere a stelle e strisce che sventolano, le urla di gioia. L’America, dopo dieci anni, ritrova orgoglio e vigore con una notizia che segna una vittoria che forse nessuno più attendeva dopo la lunga e fino ad oggi infruttuosa caccia al terrorista-simbolo che sembrava inafferrabile. Sfuggito alla cattura sulle montagne di Tora Bora, nei mesi immediatamente seguenti l’11 settembre, Bin Laden aveva continuato a guidare la rete terroristica cambiando diversi nascondigli e facendosi sentire periodicamente con messaggi in video o in audio. Ma tutto questo ora appartiene al passato. Le manifestazioni di giubilo nelle principali città americane sono andate avanti tutta la notte: Times Square e Ground Zero a New York e il mall davanti alla Casa Bianca a Washington i luoghi simbolo di questa celebration night che diventerà inevitabilmente il contrappunto dei pianti e dell’America in ginocchio dopo il crollo delle Torri Gemelle.
IL BLITZ – Osama Bin Laden è stato ucciso con un colpo di arma da fuoco alla testa, durante la sparatoria ingaggiata nel corso del blitz, pianificato negli ultimi due mesi e condotto contro quella che era diventata la residenza segreta del leader terrorista, un condominio fortificato a circa 70 chilometri a nord di Islamabad. Con lui sono state uccise altre quattro persone. Fonti del Pentagono riferiscono che le forze speciali che hanno effettuato l’operazione avevano provato più volte il piano di attacco per evitare vittime tra civili innocenti. Uno dei quattro elicotteri che hanno preso parte all’operazione contro il compound di Bin Laden, secondo fonti ufficiali coperte da anonimato, si sarebbe schiantato dopo essere stato raggiunto da colpi d’arma da fuoco esplosi da terra, anche se viene specificato che non ci sono state vittime. La fonte ha aggiunto che durante il raid donne e bambini sono stati presi in custodia.
IL GIALLO DEL CADAVERE – Il corpo di Bin Laden, è stato annunciato, è «in custodia» alle forze militari statunitensi, anche se un funzionario americano ha parlato di una sepoltura in mare già effettuata nel rispetto dei dettami della religione islamica. Diversi siti mettono in dubbi l’autenticità dell’immagine del corpo tumefatto di Bin Laden diffusa dalla tv pakistana e anche il sito peacereporter.org parla di un «falso clamoroso» sostenendo che si tratti in realtà di una vecchia fotografia ritoccata con un programma di fotoediting e circolata già nel settembre del 2006. Inoltre sono in circolazione nel web dei «combo» che mostrano un raffronto tra la foto contestata e una vecchia immagine di Bin Laden: il volto con la stessa espressione della bocca sembra proprio essere estrapolato dalla seconda e poi martoriato artificialmente con il computer. Gli Usa, dal canto loro, non hanno diffuso alcuna immagine.
IL RUOLO DEL PAKISTAN – Un’altra circostanza oscura è quella sul ruolo dell’intelligence pachistana. L’operazione, secondo quanto inizialmente annunciato, si sarebbe svolta in collaborazione con l’anti-terrorismo pakistano, anche se le autorità di Isalamabad hanno smentito la circostanza. E anche da fonti Usa è arrivata una ricostruzione differente, secondo cui il Pakistan non sarebbe stato preventivamente informato del blitz, segno questo di una mancanza di fiducia negli alleati da parte della Casa Bianca. Il ministero degli Esteri pakistano ha confermato la notizia della morte di Bin Laden e ha precisato che «il blitz è stato condotto direttamente dagli Stati Uniti in territorio pakistano».
L’ALLERTA PER I CRISTIANI – Scuole e istituti cristiani chiusi, chiese presidiate e quartieri cristiani sorvegliati con massime misure di sicurezza: è la situazione che la comunità cristiana registra nella principali città del Pakistan. Fonti locali dell’agenzia vaticana Fides informano che le autorità civili hanno disposto tali misure di sicurezza a Islamabad, Lahore, Karachi, Multan e in altri centri urbani, poichè si temono attacchi e reazioni violente contro obiettivi cristiani da parte dei gruppi talebani.
IL COMPOUND BLINDATO – L’operazione dell’uccisione di Bin Laden è avvenuta a Abbottabad, una città a soli 75 chilometri dalla capitale Islamabad, e Bin Laden si trovava secondo gli esperti dei servizi della rete americana, in un compound di alta sicurezza, circondato da una recinzione e protetto da una doppia cancellata. Il blitz sarebbe stato preparato da cinque riunioni fra il presidente Obama e i servizi segreti in questi ultimi mesi. Abbottabad come Islamabad si trova a qualche ora di strada da alcune delle zone tribali della Frontiera del Nord Ovest, la zona tribale al confine con il Pakistan che è sempre stata considerata il rifugio di Osama Bin Laden.
<L’ANNUNCIO DI OBAMA – «Questa sera sono in grado di annunciare agli americani e al mondo che gli Stati Uniti hanno condotto un’operazione che ha ucciso Osama Bin Laden, il leader di Al Qaeda». Così Obama ha raccontato il blitz comunicando la morte di Bin Laden alla nazione: «Molti mesi fa sono stato informato che avevamo indizi circa la possibile posizione di Bin Laden. Ho incontrato molte volte i miei consulenti dei servizi segreti. Finalmente la settimana scorsa ho deciso che avevamo sufficienti informazioni per agire. Oggi per mio ordine gli Stati Uniti hanno lanciato un’operazione contro quel compound. Una piccola unità di agenti americani ha agito con grande coraggio, facendo attenzione a evitare vittime civili. Dopo uno scontro a fuoco, hanno ucciso Osama Bin Laden e hanno in custodia il suo corpo». E ha aggiunto: «Come Paese, non tollereremo mai minacce alla nostra sicurezza».
ALLERTA AMBASCIATE – Il governo americano ha poi messo in stato di allerta tutte le sue ambasciate e rappresentanze diplomatiche nel mondo per timore di rappresaglie. In un comunicato del Dipartimento di Stato si esortano inoltre i cittadini americani, soprattutto in quelle zone del mondo dove vi sono maggiori tensioni, ad evitare i luoghi in cui vi sono affollamenti di gente e manifestazioni per «l’imprevedibilitá ed insicurezza dell’attuale situazione».
In risposta alle prime smentite sulla morte di Osama Bin Laden, arrivate a alcuni gruppi talebani, le televisioni di Islamabad hanno mandato in onda la prima immagine del cadavere del leader di Al Qaeda (l’immagine qui sopra). Anche se molto cruda, la foto è stata immediatamente rilanciata dai media di tutto il mondo.
Secondo le prime indiscrezioni la salma di Osama Bin Laden sarebbe stata sepolta in mare. La ragione della scelta è da ricercare nella volontà di non creare un luogo di culto per gli estremisti islamici. Le autorità Usa non hanno confermato la notizia ma una portavoce americana, parlando con la tv pan-araba al-Arabiya ha fatto capire che la sepoltura in mare è plausibile “perché non ci sarebbe nessun Paese disponibile ad accettare la salma”.
Gli americani hanno sicuramente fatto gli esami del Dna e usato anche tecniche di ricognizione facciale per esser certi che si trattasse proprio della ‘primula rossa’ del terrorismo internazionale; i risultati saranno noti a giorni, ma nel frattempo si sono ritrovati con il dilemma di cosa fare con la salma. L’Arabia Saudita, dove vive la famiglia allargata di Bin Laden, ha esplicitamente rifiutato il corpo perché il luogo di sepoltura sarebbe potuto diventare un santuario per i molti seguaci dell’Islam radicale nel regno wahabita. Simile preoccupazione in Pakistan, il cui governo tra l’altro è in gravissimo imbarazzo dopo il ritrovamento di Bin Laden a due passi da Islamabad.
C’e’ un precedente, quello del terrorista giordano, Abu Musab al-Zarqaw, ucciso durante un combattimento in Iraq: le autorità giordane non esaudirono la richiesta della famiglia di avere le sue spoglie in patria e il suo cadavere fu consegnato dagli americani alle autorità irachene, che lo seppellirono secondo il costume islamico, ma in una località segreta. Un simile destino ignoto sembra destinato alla salma di Bin Laden, il che però potrebbe alimentare le teorie cospirative secondo cui non sia mai stato ucciso. Gli americani, subito dopo il blitz, avevano comunque assicurato che il corpo sarebbe stato sepolto in conformità con la tradizione islamica (secondo cui la salma va lavata, avvolta in un sudario e sepolta entro 24 ore).
MILANO – Un grande risultato nella lotta contro il male”. Così il il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, commenta l’uccisione di Osama Bin Laden da parte degli Usa, mentre si accinge a partecipare a un’udienza del processo Mediatrade che lo vede imputato. “Ora bisogna continuare la lotta al terrorismo” ha aggiunto il premier. Berlusconi è poi tornato ad attaccare i giudici di Milano sostenendo che “è qualcosa che non va nella direzione giusta di una democrazia, avere il responsabile del governo che deve passare ore in tribunale mentre ci sono accadimenti così importanti nel resto del mondo. Su fatti, poi che sono pure invenzioni”.
Parlando poi dei dissidi con la Lega Nord riguardo all’intervento il Libia Berlusconi ha detto che “non credo ci saranno difficoltà per il governo. La Lega, che è componente del governo, ha presentato una mozione. Trovo la mozione una presa di posizione ragionevole che si potrà approvare integralmente o modificarla in parte, ma il senso della mozione è da condividere”.
La Russa: “Nessun disimpegno dell’Italia” – Ignazio La Russa ha dichiarato che dopo l’uccisione del leader di Al Qaida “potrà benissimo anche configurarsi un nuovo rapporto all’interno della coalizione nella lotta al terrorismo, non fosse altro per l’entusiasmo che ne può derivare e dall’altro lato per la mancanza di un uomo guida come è stato Bin Laden”. Ma alla domanda se ci sarà un qualche disimpegno italiano La Russa ha assicurato di no e che ogni decisione verrà presa insieme agli alleati. “L’Italia – ha spiegato il ministro – è fedele a un concetto nelle missioni internazionali: ‘insieme dentro, insieme fuori’. Finora non abbiamo mai preso una decisione al di fuori degli organismi internazionali”. L’uccisione di Bin Laden, ha aggiunto La Russa, “può determinare qualche cambiamento, ma non credo che saranno cambiamenti unilaterali”.
Frattini: “Ora prendere il Mullah Omar” – Secondo il ministro degli Esteri Franco Frattini “questo risultato straordinario è un risultato del bene contro il male. Noi avevano inseguito e perseguito Osama Bin Laden per dieci anni senza trovarlo e questo sforzo delle forze speciali americane, con i servizi antiterrorismo del Pakistan ha fatto venir meno quello che le reti internazionali del terrorismo consideravano un simbolo per la loro azione. Quindi evidentemente il risultato è il venir meno di un legame, di un riferimento simbolico che i terroristi avevano mitizzato, era il mito del male assoluto a nostro avviso ma per loro era un riferimento importante. Questo indebolisce certamente la coesione delle forze terroriste nel mondo.”
“Questo ovviamente non significa che si debba abbassare la guardia – prosegue Frattini – ci sono purtroppo tanti altri capi terroristi che sono pronti a proporsi come il successore ideale o concreto di Osama Bin laden, io mi auguro che ad esempio tra questi aspiranti capi terroristi inizi una lotta di successione che porti all’eliminazione l’uno con l’altro. Non è uno scenario molto probabile, ma e’ uno scenario possibile. Certamente verrà meno quel filo di unità che avevamo visto tante volte nei macabri messaggi video o audio che erano proprio intestati ad Osama Bin Laden e ciò per i terroristi bastava, adesso ovviamente non basterà più e questo è un bene importante per noi”.
WASHINGTON – La foto del cadavere di Osama Bin Laden, mostrata questa mattina dalle tv pakistane, sarebbe stata già diffusa sul web cinque mesi fa da un sito informativo iraniano. È su questo che si basa la tesi degli internauti jihadisti nel web per smentire la notizia della morte del leader di al Qaeda. In particolare sostengono che il 10 dicembre del 2010 un sito di informazione iraniano, Tabnak.ir, avrebbe già mostrato quella foto nel quale si vede il volto di Bin Laden, con una barba sorprendentemente molto nera e con la parte superiore della faccia lacerata dalle ferite. A quell’epoca il sito iraniano aveva pubblicato l’immagine accanto al titolo: “È forse questo cadavere di Osama Bin Laden?”. Si legge nell’articolo, infatti, che “i media arabi hanno mostrato la foto di un uomo ucciso in una battaglia in Afghanistan il cui volto assomiglia molto a quello di Bin Laden. Nonostante questa grossa somiglianza nessuna fonte indipendente ha però confermato che si tratti dell’immagine di Osama Bin Laden”. La stessa foto con la stessa dicitura è apparsa in quei giorni anche sul sito informativo iracheno al-Jewar.org.
ALTRI DUBBI – La fotografia del cadavere di Bin Laden secondo il sito pacifista Peacereporter sarebbe in realtà un “falso clamoroso”. “Si tratta – scrive il sito it.peacereporter.net, che mostra la foto – di una immagine evidentemente elaborata con un programma di editing di immagini, ripresa dal sito “unconfirmedsources”. Il nome del file, peraltro, 20060923-torturedosama.jpg dovrebbe bastare a chiarire l’equivoco: si tratta di una foto del 23 settembre 2006 il cui nome è ‘Osama tortuato'”.
LE TV USA NON LA TRASMETTONO – È stata la televisione pachistana GeoTv in lingua urdu a diffondere per prima la fotografia del volto sfigurato e sanguinante di un uomo ucciso affermando che si tratta del leader di al Qaeda. La televisione satellitare francese BFMTV è stata tra le prime a rilanciare l’immagine del cadavere, che poi hanno fatto rapidamente il giro del globo, senza però che ci fosse alcuna conferma del fatto che fosse autentica. La televisione francese, illustrando la foto, dice: “Gli americani hanno appena fornito la prova (della morte di bin Laden) con questa immagine”. E molte televisioni italiane ed europee le hanno ridiffuse, senza dubitarne l’autenticità. Le reti televisive americane, al contrario, non diffondono la foto. Sul sito internet Le Post si avanza l’ipotesi che si tratti di un fotomontaggio. Zoomando sull’immagine infatti si nota una netta differenza tra la parte alta del viso e la parte bassa: una parte del volto di bin Laden, bocca, mento e barba potrebbe essere stata incollata al cadavere di un altro uomo. Secondo un giornalista della France Presse, Francois Bougon, – continua il sito internet – questa foto circolerebbe sul web dal novembre 2010.
Redazione Online