Inchiesta G8 - Per i magistrati negli atti la «prova incontrovertibile» dell’asservimento. Richiesta di rinvio a giudizio per 19 tra cui l’ex capo della Protezione civile e il costruttore Anemone
Guido Bertolaso (LaPresse) |
PERUGIA – Richiesta di rinvio a giudizio da parte dei pm di Perugia per 19 degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti per i cosiddetti Grandi eventi. Tra loro l’ex sottosegretario Guido Bertolaso e il costruttore Diego Anemone. La notizia è stata riportata giovedì dalla Nazione. La richiesta di rinvio a giudizio – in base quanto appreso dall’Ansa – riguarda anche 11 società. Hanno invece chiesto di patteggiare, con il consenso dei pm, l’ex procuratore aggiunto di Roma Achille Toro e il figlio Camillo accusati di rivelazione di segreto di ufficio e l’architetto Angelo Zampolini, per il riciclaggio di denaro destinato all’acquisto di alcune abitazioni. Istanza ora al vaglio del gip.
LA RICHIESTA – Dalle carte emerge la «prova incontrovertibile dell’asservimento della pubblica funzione» di Guido Bertolaso dall’inchiesta della procura di Perugia sugli appalti per i Grandi eventi sostengono i pm nella loro richiesta di rinvio a giudizio per la presunta «cricca» degli appalti. Secondo gli inquirenti le presunte utilità ricevute dall’ex sottosegretario (accusato di corruzione) e gli atti al centro degli accertamenti «appaiono inquadrabili» anche «in un’ottica di protezione globale».
SCAJOLA – «Mi sono sempre proclamato totalmente estraneo a questa vicenda: oggi la chiusura dell’inchiesta lo conferma in modo ufficiale e definitivo». È quanto afferma Claudio Scajola, contattato telefonicamente, per commentare la chiusura dell’inchiesta perugina sugli appalti per i «Grandi eventi».
Redazione online