La mobilitazione. Primo sciopero generale con la Camusso alla guida del sindacato. Giornata difficile per chi viaggia
ROMA – La Cgil chiama la piazza per chiedere più lavoro e meno fisco con un nuovo sciopero generale, a meno di un anno dall’ultima mobilitazione, e la protesta renderà difficile la giornata per chi viaggia e non solo. Lo stop, il primo con Susanna Camusso alla guida dell’organizzazione e il quarto dall’insediamento dell’attuale governo, sempre senza le altre sigle sindacali, punta a chiedere all’esecutivo una svolta contro il declino e un cambio di marcia sul fronte del fisco e del lavoro. «Mi aspetto una grande risposta positiva e quella attenzione e voglia di non rassegnarsi», ha detto la leader Cgil alla vigilia che definisce la sua una «scelta di responsabilità» ed «una occasione straordinaria, uno strumento straordinario» per chiedere al Paese e al governo di cambiare: «ci vuole un’altra politica economica che parta dal fisco e dal lavoro». Nelle circa 100 piazze nelle quali si stanno organizzando le manifestazioni (Camusso parlerà a Napoli) la Cgil si prepara a chiedere una riforma fiscale che riduca le tasse sul lavoro dipendente e sui redditi da pensione incrementando invece l’imposizione sulle grandi ricchezze. Treni fermi, bus a singhiozzo, ritardi nelle partenze per aerei e navi. Ma non solo. I disagi, oltre che i trasporti, riguarderanno anche gli altri settori, a partire dagli uffici pubblici, le scuole e le banche. Considerando, comunque, che la protesta è stata proclamata dalla sola Cgil e che quindi sarà improbabile che uffici e scuole restino completamente chiusi.
LA MAPPA DELLA PROTESTA – Ecco in sintesi la mappa della protesta che tiene conto, in ogni caso, delle fasce e delle prestazioni di garanzia nei servizi essenziali. Nel trasporto pubblico locale, inoltre, gli orari dello stop cambiano a seconda della città, mentre le navi ritarderanno le partenze di quattro ore.
Aerei – Piloti, assistenti di volo e personale di terra degli aeroporti scioperano per quattro ore dalle 10 alle 14.
Treni – Il personale circolante delle ferrovie si ferma delle 14 alle 18.
Bus e metro – Sciopero di 4 ore a esclusione di Torino e Genova, dove i lavoratori incrociano le braccia per otto ore. A Roma bus e metro si fermano dalle 8,30 alle 12.30; a Milano dalle 18 alle 22; a Napoli dalle 9,30 alle 13,30; a Torino dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18; a Firenze dalle 17.30 alle 21.30; a Venezia dalle 10 alle 13; a Genova dalle 9,30 alle 17; a Bologna dalle 19.30 a fine turno; a Bari dalle 20 a fine turno; a Cagliari dalle 10 alle 14 e a Palermo dalle 9,30 alle 13,30.
Addetti autostrade – Gli addetti alle autostrade aderenti ala Cgil si fermano per quattro ore al termine di ciascun turno ed il personale dell’Anas per l’intera giornata.
Pubblico impiego – Lo sciopero sarà per l’intera giornata. Si fermano più di tre milioni di dipendenti tra insegnanti, ospedalieri, ministeriali e dipendenti degli enti locali. Sarà possibile trovare la fila negli uffici pubblici, e non riuscire a lasciare il figlio a scuola per mancanza degli insegnanti mentre negli ospedali saranno garantite le prestazioni essenziali ma potranno essere rinviate le visite ambulatoriali.
Banche – Per i lavoratori del settore (circa 330.000) la Fisac-Cgil ha esteso lo sciopero all’intera giornata. Potranno quindi esserci disagi allo sportello.
Commercio e turismo – Sciopero per l’intera giornata. Potrebbero esserci disagi nei centri commerciali e nei supermercati con file più lunghe alla cassa. Sembra improbabile invece che ci sia un’adesione massiccia da impedire di alzare la saracinesca.
Poste e telecomunicazioni – Otto ore per le poste (con rischio di fila per l’utente) e per l’intero comparto delle tlc (potrebbero esserci difficoltà a parlare con gli operatori dei call center).
Rai e spettacolo – Scioperano anche i lavoratori della Rai aderenti alla Cgil per l’intera giornata, ma anche i lavoratori dello spettacolo e della produzione culturale, sempre per l’intera giornata, con il rischio chiusura per cinema e teatri.
Industria – Scioperano naturalmente anche i lavoratori della Cgil nell’industria senza che ciò porti però disagi per l’utenza.
Redazione online