Nota congiunta: convocazione dei Capigruppo alla ripresa dell’attività parlamentare. Berlusconi smentisce: «Mai espresso giudizi sulla nota del Quirinale». Calderoli:«Nessuna paura sulla fiducia»
Napolitano e Berlusconi (Sintesi) |
ROMA – I Presidenti del Senato della Repubblica, Renato Schifani, e della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, a seguito della nota diramata nella giornata di venerdì dalla Presidenza della Repubblica successivamente alla firma dei decreti di nomina dei nuovi Sottosegretari di Stato, si riservano di procedere alla convocazione delle rispettive Conferenze dei Capigruppo alla immediata ripresa dell’attività parlamentare. Lo si legge in un comunicato congiunto di Camera e Senato.
CALDEROLI – «Non vedo motivi di paura per un voto di fiducia, quando si ha una squadra vincente si affronta la partita senza timori e, oltretutto, certe cose non dovremmo neppure arrivare farcele chiedere dal presidente Napolitano…» ha detto il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli a proposito delle perplessità del Presidente della Repubblica sulla nomina dei nuovi sottosegretari. «So di cantare fuori dal coro – ha aggiunto Calderoli – ma un poco di Costituzione e di leggi ho pur dovuto studiarmele… La Costituzione non chiarisce il punto e la legge attribuisce il potere di nomina dei sottosegretari al Presidente del Consiglio ma è vero anche che, nella situazione che stiamo analizzando, nell’ultimo voto di fiducia quella stessa fiducia non fu votata da due di coloro che sono stati appena nominati sottosegretari». Dunque la sua posizione quale è? «La mia posizione è che certe cose non dovremmo nemmeno arrivare a farcele chiedere dal Presidente Napolitano – replica il ministro Calderoli – Abbiamo una squadra forte e vincente e in ogni caso otterremo più voti di fiducia di quelli che il Governo ha ottenuto il 14 dicembre scroso. Perché oltre ai recenti apporti avremo anche quelli che si aggiungeranno, inevitabilmente, dopo il voto delle elezioni amministrative della prossima settimana».
BERLUSCONI – Intanto a proposito delle dichiarazioni pubblicate sabato mattina dal Corriere e da altri giornali sulla reazione del presidente Berlusconi alla nota di Napolitano del passaggio parlamentare dopo la nomina dei 9 sottosegretari Palazzo Chigi ha diffuso una nota: «Il presidente Berlusconi non ha espresso venerdì sera alcun giudizio né tantomeno parlato con qualcuno in merito alle osservazioni del Capo dello Stato sulla maggioranza parlamentare. Appare pertanto incredibile questa vera disinformazione che si legge sui quotidiani odierni». Il premier avrebbe detto, venerdì sera: «Non temo nessun voto, ma è assurdo che lo si chieda: abbiamo una maggioranza destinata perfino a crescere, abbiamo già ottenuto molti voti di fiducia, io ho il diritto di nominare i sottosegretari, lo prevede la legge. Non devo rendere conto di niente a nessuno…». Inoltre, sempre venerdì sera, con una durissima nota – vergata al telefono dai quattro capigruppo del Pdl Cicchitto, Gasparri, Quagliariello e Corsaro assieme a Gianni Letta e con l’imprimatur del Cavaliere – si respingeva al mittente la richiesta di un passaggio parlamentare che preveda un voto di fiducia. Sabato mattina è arrivata la marcia indietro, con le accuse di disinformazione ai media.
Redazione online