E’ successo durante la partita del girone provinciale delle giovanili. Le frasi ingiuriose dai tifosi del Motta Visconti. Il Garlasco valuta il ricorso alla giustizia sportiva
PAVIA – Una partita di calcio, girone provinciale del campionato Allievi. In campo due squadre di ragazzi di età tra i 16 e 17 anni: il Garlasco – padrone di casa – contro il Motta Visconti, che si contendono il titolo della classifica del girone A, nell’ultimo e decisivo incontro. Sana tensione in campo e sugli spalti, finché dalle fila dei tifosi della squadra ospite si leva un coro che raggela molti dei presenti: «Alberto salta il cancellino, uccidi Chiara con il coltellino. Stasi alè alè». Ovvio il riferimento all’omicidio della studentessa Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nell’agosto 2007, e ad Alberto Stasi, il principale indiziato. A riportare quello che molta parte del pubblico ha sentito, nel finale di partita, durante i festeggiamenti per la vittoria del Motta Visconti – la partita è finita 2-1 – è Anna Mangiarotti su La Provincia Pavese. Allenatori e dirigenti della squadra hanno minimizzato, negando che ci siano stati cori offensivi o imputandoli a «tifosi isolati».
Ma quello che voleva essere un banale sfottò per il sorpasso, si è trasformato in una vicenda odiosa, che rischia di finire davanti alla magistratura. Il Garlasco è ora in attesa del referto arbitrale: «Valuteremo segnalazioni agli organi disciplinari sportivi e alla magistratura – dice Francesco Santagostino, consigliere comunale d’opposizione e e dirigente regionale della Lega dilettanti, oltrechè dirigente della squadra -. Non puntiamo ad ottenere qualcosa sotto il profilo sportivo. Siamo abituati a ottenere sul campo le nostre vittorie. Quello che è intollerabile è l’offesa alla memoria di Chiara, alla famiglia e al nome della nostra città». Anche il sindaco uscente della giunta di centrosinistra (si vota anche qui il 15 e il 16 maggio), Enzo Spialtini, ha espresso «la rabbia di un’intera città per la deprecabile imbecillità di chi ha avuto il coraggio di pronunciare in pubblico certe frasi». E intanto valuta l’ipotesi di presentare denuncia a nome dell’intera comunità contro i responsabili dei cori. D’accordo ad appoggiare un’azione per difendere il nome della cittadina pavese anche Santagostino: «E’ inaccettabile sentire sul campo riferimenti ingiurioso alla morte violenta di Chiara Poggi, assassinata nella sua casa di Garlasco. Ed è inaccettabile anche il richiamo al presunto ruolo che avrebbe avuto nel delitto il fidanzato di Chiara, già assolto nel processo di primo grado».
A. D. G.