Informati Subito

Tripoli: colpito il bunker di Gheddafi

I profughi sono 750 mila. Secondo funzionari libici ci sono quattro bambini feriti in una serie di raid notturni Nato sulla capitale libica

TRIPOLI – Otto raid aerei notturni nell’arco di tre ore hanno avuto come bersaglio Tripoli. Missili Nato hanno colpito il bunker di Gheddafi. Secondo funzionari libici, almeno quattro bambini sarebbero rimasti feriti, di cui due in modo grave. Tra gli obiettivi colpiti ci sarebbero il bunker di Gheddafi, la sede di un’agenzia di spionaggio e un edificio coloniale già bombardato il 30 aprile scorso sede dell’alta commissione per l’infanzia, stando a quanto riferito da una fonte ufficiale libica. Nella tarda serata di lunedì altri testimoni avevano riferito di due esplosioni contro la televisione di Stato e l’agenzia ufficiale Jana. È stato mostrato ai giornalisti stranieri un ospedale dove alcune finestre sono finite in frantumi a causa dell’onda d’urto di un attacco contro su una vicina torre per le comunicazioni.

NATO – I raid sono stati lanciati all’indomani della dichiarazione del segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, secondo cui per Gheddafi «la partita è finita: non c’è futuro per lui o per il suo regime». Lunedì secondo i ribelli di Bengasi la Nato ha bombardato per quattro volte depositi di armi a circa 30 chilometri a sud-est di Zintan. Un portavoce ribelle ha detto che gli aerei hanno colpito anche intorno a Tamina e Chantine, a est di Misurata. Secondo la Nato, però, non si tratta dell’inizio di una crescita della campagna degli alleati, ma la volontà di mantenere alta la pressione sul regime di Gheddafi per minare la sua capacità di colpire la popolazione civile. Lo ha rilevato Carmen Romero, portavoce Nato. «Continuiamo ad applicare la stessa strategia: ridurre il più possibile la capacità del regime di colpire i civili». La portavoce ha ribadito che la Nato ha solo obiettivi militari e tra questi non vi sono individui specifici (Gheddafi, ndr).

RIVOLTA – Secondo fonti locali non confermate né da giornalisti indipendenti sul luogo né da Al Jazeera, ma riprese da Al Arabiya, la rivolta sarebbbe giunta alla periferia di Tripoli. A guidare gli insorti sarebbero alcuni ufficiali disertori che hanno ingaggiato uno scontro con i lealisti. Un funzionario del governo ha smentito: «Qui è tutto pacifico».

PROFUGHI – Da New York il responsabile delle operazioni umanitarie Onu, Valerie Amos, ha precisato che sono circa 750 mila i libici fuggiti dal Paese dall’inizio del conflitto e ha lanciato un appello per una tregua per far fronte all’emergenza umanitaria. Secondo Human Rights Watch, in Libia gli attacchi indiscriminati da parte del governo nei confronti dei civili violano le leggi di guerra.

ASILO – Intanto la Norvegia ha respinto la richiesta di asilo politico presentata da Galina Kolotnitskaya, nota come «l’infermiera di Gheddafi». Rientrata in Ucraina dopo otto anni, la donna aveva chiesto asilo politico in Norvegia perché «perseguitata dai giornalisti».

Redazione online

Tripoli: colpito il bunker di Gheddafiultima modifica: 2011-05-10T13:13:41+02:00da
Reposta per primo quest’articolo