Il presidente ai giovani: «Datevi da fare affinché sia così». «Lotta politica non sia guerra continua tra le parti che competono per la maggioranza alle elezioni»
ROMA – Tra 50 anni «mi auguro un’Italia più serena, sicura di sé e che sappia valorizzare il suo patrimonio. Bisogna che sia un’Italia più serena e meno lacerata, un’Italia che sia rispettata in tutta la comunità internazionale per il contributo che dà e per l’immagine che ha sul piano culturale, civile e morale». Questo il sogno del presidente della Repubblica per il 2061. Datevi da fare perché sia così», è stata l’esortazione del capo dello Stato a uno studente che, in collegamento internet durante la festa per la scuola per i 150 anni dell’unità d’Italia, gli aveva chiesto come immaginasse l’Italia tra 50 anni.
RICHIAMO – Giorgio Napolitano ha rivolto poi un nuovo richiamo a non travalicare i limiti della correttezza nell’agone politico. Richiami finora, come riconosciuto dallo stesso capo dello Stato, «accolti con ipocrisia». «La lotta politica non sia una guerra continua e ci sia rispetto tra le parti che fanno politica e che competono per la conquista della maggioranza alle elezioni», ha detto la massima autorità della nazione.
Redazione online