Continua lo scontro fra i due principali candidati alle amministrative. Gelo negli studi della Rai. Il sindaco: «La sua non è la storia di un moderato». L’avvocato conferma la querela
MILANO – Anche se Giuliano Pisapia ha annunciato una citazione per diffamazione aggravata, Letizia Moratti non fa passi indietro rispetto alle accuse fatte durante il dibattito su Sky a proposito del vecchio processo per furto che riguarda il suo avversario di centrosinistra nelle corsa per la poltrona di sindaco di Milano. «Io non ho condannato – ha detto giovedì mattina il sindaco a margine della registrazione della «Tribuna Politica» della Rai -, ho sottolineato una vicenda che politicamente ha visto in quegli anni Pisapia avere frequentazioni ben precise. Ho citato una sentenza perché dimostrava quello, cioè la frequentazione di terroristi». E rincara la dose: «Non può essere considerata moderata la storia di una persona che in quegli anni era vicina ad ambienti terroristici».
«SOLIDARIETA’ DAL CENTRODESTRA» – «Posso solo dire che da singoli e non solo singoli del centrodestra mi sono arrivate attestazioni di solidarietà molto forte», ha detto invece Pisapia, sempre a margine della registrazione della tribuna politica negli studi Rai. «Cosa che ha valore maggiore – ha proseguito -, ho ricevuto attestati di stima e fiducia nella e sulla mia persona». Pisapia ha quindi confermato l’intenzione di querelare il sindaco dopo l’episodio di mercoledì. A quanto si è appreso, nel corso della Tribuna Elettorale con tutti i candidati sindaco negli studi Rai di corso Sempione, Letizia Moratti e Giuliano Pisapia si sono completamente ignorati, senza stringersi la mano né rivolgersi la parola.
Redazione online