E l’Alleanza: «Non ci sono prove che le immagini del Rais in tv siano reali». L’annuncio è stato diramato dalla televisione di Stato libica, vicina alle posizioni di Gheddafi
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Una postazione lanciamissili dei ribelli (Reuters) |
TRIPOLI – Un «grande numero» di civili sono morti in un attacco della Nato su Brega, città della Libia orientale. Lo ha annunciato la tv di Stato libica. Le vittime complessive sarebbero almeno 16, a cui si aggiungono almeno quaranta feriti. L’emittente nazionale, vicina alle posizioni di Muammar Gheddafi, ha mostrato anche immagini di almeno nove corpi con diverse ferite e avvolti dentro a delle lenzuola. Non è stato possibile avere una conferma indipendente della notizia.
«GHEDDAFI VIVO? NON CI SONO PROVE» – La Nato, dal canto suo, ha intanto fatto sapere che al momento non ha prove per confermare se l’apparizione televisiva del Colonnello di due giorni fa possa essere reale e non si tratti piuttosto di un vecchio spezzone registrato in passato e messo in onda per accreditare la tesi dell’esistenza in vita del Rais. «Non abbiamo persone sul terreno – ha detto il portavoce militare dell’Alleanza, Mike Bracken -, non siamo in grado di confermare la sua apparizione». Il ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, ha invece fatto notare che a suo parere Gheddafi è in fuga dalla Capitale (e quindi vivo) ma che si troverebbe tutt’ora in territorio libico.
«PROGRESSI REALI NELLA MISSIONE» – Intanto i portavoce della Nato fanno sapere da Bruxelles che la missione militare in Libia sta registrando «progressi reali», con una distruzione significativa – ha precisato Carmen Romero – «della macchina militare del regime di Gheddafi». In particolare, l’Alleanza ritiene che «significativi miglioramenti» siano stati fatti a Misurata dove mercoledì – ha riferito il portavoce militare Mike Brancken – non sono stati riportati attacchi ai civili».
Redazione Online