LE FINALI. Settimo successo del 2011 per il serbo che ha vinto 37 partite di fila e sulla terra rossa schiaccia lo spagnolo
ROMA – Largo al nuovo idolo del pubblico romano. Sotto la luce dei riflettori il serbo Novak Djokovic firma il settimo successo di un 2011 che finora lo ha visto vincere trentasette partite di fila. A dover alzare bandiera bianca (6-4, 6-4) nella finale degli Internazionali d’Italia è Rafa Nadal, per la prima volta su questi campi costretto al ruolo di non protagonista. Neanche l’ombra di una palla break nei primi sette game, con i due che cercano di non offrire troppo campo all’avversario. Da quel punto in poi, invece, nessuno è in grado di tenere il servizio, involontario scambio di favori dal quale esce vincitore un Djokovic caricato a mille. Portato a casa il set d’esordio, il serbo prova a mantenere il controllo degli scambi da fondo, mettendo a segno un buon numero di “vincenti”. Rafa, il cinque volte campione sulla terra romana, lotta, cade, riesce a salvare due palle del 2-0, ma si deve arrendere al terzo affondo. Djokovic è implacabile, sa che se vuole fare suo il secondo titolo del Foro Italico deve chiudere i conti in fretta e spinge sull’acceleratore. Nadal, però, è ancora nella partita. Annulla tre matchpoint, prima di dover concedere, dopo due ore e tredici minuti, il meritato trionfo al giocatore di più in forma del circuito. Djokovic, alla settima vittoria negli ultimi nove scontri con il maiorchino, è ormai a un passo dalla testa della classifica Atp, primo posto che potrebbe sfilare proprio a Rafa già al prossimo Roland Garros.
SHARAPOVA – Va a Maria Sharapova il titolo degli Internazionali d’Italia di tennis 2011. Mai troppo a suo agio sulla terra rossa, dove prima di oggi aveva vinto solo lo scorso anno a Strasburgo, la bella siberiana non ha faticato granché (6-2, 6-4) per battere la Stosur. Scesa in campo dopo tre ore di attesa per colpa della pioggia, l’australiana nei primi game ha fatto una fatica terribile a tenere la palla in campo. Errori gratuiti in serie che hanno permesso alla Sharapova di salire su un comodo 4-0 sulla strada del primo set. Una finale inizialmente troppo sbilanciata per essere godibile, che l’australiana, sempre sconfitta (ma mai sulla terra) nei sette precedenti, ha almeno provato a rendere più incerta nella seconda parte dell’incontro del Centrale. Uno sforzo che non è riuscito a mettere freno alla supremazia della ventiquattrenne russa, seguita dagli spalti dal compagno Vujacic, cestista dell’Nba. E così, dopo meno di un’ora e mezza, la Sharapova poteva alzare le braccia al cielo, mentre la Stosur era ancora una volta costretta ad arrendersi in una finale. Per lei otto sconfitte su dieci, “score” che fa capire quanto la settima giocatrice del mondo (battuta lo scorso anno dalla nostra Schiavone a Parigi) soffra i match importanti. Prima che iniziasse a piovere le cinesi Peng – Zheng hanno fatto in tempo a mettere le mani sul titolo del doppio femminile, battendo per 6-2, 6-3 la statunitense King e la kazaka Shvedova. Non si è giocata invece la finale maschile: un problema ad una spalla ha costretto al ritiro Roddick (e di conseguenza il compagno Fish). Campioni del Foro Italico senza entrare in campo gli statunitensi Insner e Querrey.
Sergio Torrisi