Se passa l’esame, il giudizio nel merito sarà a fine anno o inizio 2012. Sarà verificata l’ammissibilità del conflitto di attribuzione sollevato nei confronti della procura di Milano
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Karima «Ruby» El Mahroug (Ansa) |
MILANO – È stata fissata al 6 luglio dal presidente facente funzioni della Corte Costituzionale, Paolo Maddalena, la riunione della Consulta che dovrà decidere sull’ammissibilità del conflitto di attribuzione sollevato dalla Camera nei confronti della magistratura di Milano sul caso Ruby, ricorso che è stato depositato martedì. Il relatore della causa, secondo quanto si è appreso, sarà il giudice costituzionale Giuseppe Tesauro. Se passerà il primo vaglio di ammissibilità, il ricorso sarà esaminato nel merito verso la fine anno o all’inizio del 2012.
COPIA – Intanto Donatella Ferranti (Pd), componente della commissione Giustizia, ha chiesto che la giunta per le Autorizzazioni della Camera acquisisca nel più breve tempo possibile copia del ricorso depositato alla Consulta sul caso Ruby e scritto da Roberto Nania (Pdl). Nel ricorso di circa 40 pagine si chiede alla Corte Costituzionale di dichiarare che non spettava alla procura di Milano indagare sul presidente del Consiglio e si chiede di annullare tutti gli atti compiuti dalla magistratura milanese, dalle indagini fino al decreto di giudizio immediato.
RICORSO – In ambienti della Consulta, riporta l’Ansa, l’ammissibilità del ricorso viene data per scontata, così come è accaduto recentemente anche per il caso Mastella. Poi almeno 60 giorni sono necessari per la notifica dell’ordinanza di ammissibilità. Se il ricorso sarà dichiarato ammissibile, i giudici di Milano potrebbero – ma non sono obbligati – ritenere opportuno sospendere il processo a carico di Berlusconi in attesa del giudizio di merito della Consulta.
Redazione online