Il voto Il caso. Calderoli: per Milano una «grossa sorpresa» di Berlusconi e Bossi. Ma nella maggioranza c’è cautela
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ROMA – Sibillino, è Roberto Calderoli che fa l’annuncio: «Posso solo dire che ci sarà la settimana prossima una grossa sorpresa che sarà presentata da Berlusconi e Bossi che cambierà modo di pensare dei milanesi e di coloro che sono andati a votare…». Parole consegnate al programma «La telefonata» di Canale 5 che mandano subito in fibrillazione il mondo politico, dell’uno e dell’altro schieramento. A cosa staranno mai pensando i due leader per rovesciare il verdetto che al primo turno i milanesi hanno consegnato alle urne?
A sera Calderoli – intervistato dalla Padania – fa un’altra rivelazione: il «patto per il cambiamento» progettato da Berlusconi e Bossi conterrà decentramento dei ministeri, riforma del fisco, Senato federale. Ma intanto per tutta la giornata le indiscrezioni passano veloci di bocca in bocca ed è l’Idv Luigi Li Gotti a svelare il possibile colpo di scena al quale si starebbe lavorando: «Vogliono portare due ministeri da Roma a Milano». In particolare, si racconta, si tratterebbe del dicastero delle Riforme (guidato da Bossi) e di quello per la Semplificazione (di Calderoli), ma secondo alcuni anche le Pari Opportunità di Mara Carfagna potrebbero traslocare dalla capitale a Napoli.
Vero, falso? Nel Pdl è tutto un cadere dalle nuvole: non ne sappiamo niente, ci sembra strano, non pare un’idea di quelle che cambiano la sorte di un voto, ci vuole una vita per fare un trasferimento così, in fondo ai milanesi non importa nulla di avere due ministeri in casa (senza portafoglio, e con pochi addetti), e poi perché fare questo regalo alla Lega?, è il tenore dei commenti degli uomini vicini al premier. Dunque, sembra che l’idea – pure accarezzata dal Carroccio – non decolli.
Ma, con il passare delle ore, avanza un’altra ipotesi: Berlusconi e Bossi potrebbero annunciare l’istituzione di una «no tax area» per Milano, non meglio specificata ma comunque dall’impatto forte per la città. Anche qui, vero o falso? Nessuno sa dirlo, anche se l’eventualità non è esclusa: «Potrebbe essere – dice un amico del premier – anche se il provvedimento è di difficile applicazione», e d’altronde lo stesso Berlusconi ieri nelle sue contestatissime interviste televisive ha parlato di Milano come città con «meno tasse per tutti». Ma un ministro di peso è scettico: «La vedo improbabile: abbiamo già dato tanti di quei soldi a Milano con l’Expo, che prevederne altri…». E per il Pd Enrico Letta è secco: «Taglio delle tasse? È una proposta priva di credibilità». Insomma, conferme non arrivano, come peraltro non arrivano secche smentite a nulla: se l’hanno annunciato, ragionano nel Pdl, forse qualche sorpresa alla fine ci sarà, ma per essere tale non può venire anticipata.
Per ora dunque ci si concentra su quello che è certo: la Moratti annuncerà una «sorpresina» al giorno, come ha fatto due giorni fa con l’Ecopass gratuito per i milanesi e ieri con le strisce blu non più a pagamento per i residenti. Berlusconi invece continuerà nella sua strategia mediatica della demolizione non tanto di Pisapia come candidato, che secondo i suoi consiglieri non deve mai essere citato altrimenti «lo si trasforma in vittima e gli si fa un favore», quanto della coalizione di «estremisti e violenti» che lo sostiene. Se evitasse di evocare il «pericolo comunista» delle bandiere con falce e martello, dicono i suoi, sarebbe meglio, così come se lasciasse da parte i giudici, ma questo non si può giurare che avverrà.
Dovrebbe invece essere certa la sua partecipazione ad un talk show la prossima settimana, Ballarò o Porta a Porta. Più vaga resta l’idea di una partecipazione ad una sorta di festa-kermesse a Milano che vedrebbe l’uno accanto all’altro lo stesso premier e Bossi, anche per dimostrare che, come dice Paolo Bonaiuti, i due leader «marciano assieme». Si vedrà, si vive ora per ora e con i sondaggi alla mano per valutare l’effetto di ogni mossa. Sapendo che la montagna da scalare è altissima, che l’equilibrio tra l’appello ai moderati e l’anatema contro le sinistre pericolose è difficile da tenere, e che la pozione magica non ce l’ha nessuno.
Paola Di Caro