Il dramma della bambina di teramo dimenticata in auto per 5 ore. Cuore, fegato e reni: potranno salvare le vite di quattro bambini. L’accusa pr il padre è omicidio colposo
Elena non ce l’ha fatta. Ma i suoi organi daranno speranza di vita ad altri piccoli bambini come lei. La piccola di Teramo dimenticata dal padre in auto per cinque ore è morta sabato ad Ancona. Una volta dichiarato il decesso, è partita la complessa organizzazione per il prelievo multiorgano.
Il cuore della piccola batte ora nel petto di un bimbo di 2 anni: agli Ospedali Riuniti di Bergamo si è concluso infatti il trapianto effettuato da Amedeo Terzi, responsabile del centro trapianti di cuore e da Lorenzo Galletti, responsabile della cardiochirurgia pediatrica. Il fegato della bambina è stato trapiantato dal professor Mauro Salizzoni nell’ospedale Molinette di Torino: potrà salvare un bimbo ligure di nove mesi, del peso di cinque chili e mezzo e affetto da atresia delle vie biliari, al quale erano rimaste poche ore di vita. I reni sono stati prelevati dal dottor Federico Mocchegiani e ora all’ospedale Bambin Gesù di Roma sono in corso le analisi per valutare se sono trapiantabili. I nefrologi dell’ospedale, uno dei centri di riferimento per i trapianti pediatrici, stanno valutando in particolare se ci sono stati eventuali danni e la corretta funzionalità degli organi. L’esito delle analisi si conoscerà nelle prossime ore. A fare la scelta della donazione sono stati i genitori di Elena. La mamma, Chiara Sciarrini, che è incinta di un’altra figlia, difende il marito. Leggendo un comunicato a Skytg24 ha spiegato: «Quello che è capitato a lui può capitare a ognuno di noi, perché non ci si ferma mai».
Redazione online