La richiesta di revocare all’inter lo scudetto 2006. Il presidente bianconero Andrea Agnelli su Twitter: «Più di dodici mesi per rispondere»
Andrea Agnelli |
TORINO – Altro che «scordammoce o’ passato». La dirigenza bianconera continua a reclamare per lo scudetto 2006 assegnato all’Inter a seguito delle sentenze sportive seguite allo scandalo Calciopoli. Così, il presidente bianconero Andrea Agnelli, a più di un anno dall’esposto del 10 maggio 2010 con cui in via ufficiale si chiedeva la revoca dello scudetto ai nerazzurri, sulla base di quanto emerso nel processo penale di Napoli, è tornato a farsi sentire. Anche perché, ha sottolineato Agnelli, il club «attende ancora una risposta».
L’INTERVENTO – «Se la Figc ci mette più di un anno per rispondere al nostro esposto, allora forse non ha la coscienza troppo pulita», ha fatto sapere il presidente della Juventus attraverso la pagina Twitter della società bianconera. Il presidente ha parlato ai rappresentanti dei club bianconeri riuniti al Lingotto di Torino. Una dichiarazione che segue quella dello scorso 10 maggio 2011, a un anno esatto dall’esposto, in cui si leggeva: «Il decorrere del tempo non ha minimamente affievolito l’attenzione della Società per le vicende dell’esposto alla Federazione Italiana Giuoco Calcio presentato ormai un anno fa, in data 10 maggio 2010 per l’esattezza. Al rispetto per l’autonomia degli organi di giustizia sportiva fa da contrappeso il senso di responsabilità nei confronti di milioni di tifosi che da troppo tempo attendono una semplice risposta. La parità di trattamento deve sempre essere prerogativa della giustizia, in ogni sede, ordine e grado di giudizio».
LE POLEMICHE – L’esposto della Juve e i tempi con cui il procuratore Federale Stefano Palazzi si è attivato stanno creando non poco imbarazzo alla Figc. Più volte il presidente Giancarlo Abete ha risposto ad Agnelli, assicurando che una decisione verrà presa dopo la fine dell’attuale campionato. Il procuratore Palazzi ha giustificato il ritardo della sua azione, con la necessità di avere a disposizione tutte le carte e gli atti del processo napoletano. Solo nel mese scorso è stato sentito il presidente dell’Inter, Massimo Moratti, che non ha nascosto il fastidio per la vicenda.
Redazione online