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Netanyahu: «Pronto a compromessi dolorosi per la pace con i palestinesi»

Il primo ministro di Israele ha parlato al Congresso degli Stati Uniti. La replica gelida di Abbas: «Niente di nuovo, se non l’aggiunta di altri ostacoli»

Benjamin Netanyahu parla al Congresso degli Stati Uniti (Ap)

WASHIGTON – Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, parlando al Congresso americano, si è detto pronto a «dolorosi» compromessi per raggiungere la storica pace con i palestinesi.

«COLPA DEI PALESTINESI» – Il leader israeliano ha, tuttavia, addossato la responsabilità del fallimento dei negoziati ai palestinesi, non disposti a riconoscere lo Stato ebraico. Il conflitto «non è mai stato sulla creazione di uno Stato palestinese» quanto piuttosto «sull’esistenza dello Stato ebraico». Il premier israeliano ha poi attaccato Hamas definendolo la versione palestinese di Al Qaeda e che Israele non potrà negoziare un accordo di pace con un’Autorità nazionale palestinese che abbia anche del movimento islamico che controlla la Striscia di Gaza. «Gerusalemme non deve essere più divisa e deve rimanere la capitale unita d’israele» ha aggiunto fra gli applausi Netanyahu ricordando come Israele abbia protetto la libertà di tutte le fedi nella città santa. Dopo un accordo di pace con i palestinesi, «alcune colonie saranno comunque fuori dai confini israeliani».

LA REPLICA – Netanyahu «ha posto altri ostacoli sulla strada della pace» ha replicato il portavoce del presidente palestinese Abu Mazen ha commentato il discorso del premier israeliano. «Non accetteremo – ha aggiunto – alcuna presenza israeliana nel futuro Stato palestinese», ribadendo che la pace «deve basarsi sui confini del 1967, con Gerusalemme Est capitale dello Stato palestinese». «Non abbiamo in Israele un partner per la pace», ha commentato il capo negoziatore Saeb Erekat. La pace di Netanyahu è una «pace della resa», una «pace di occupazione», «una pace di guerra», ha aggiunto Nabil Shaath, del comitato centrale di Fatah.

L’IRAN – Tornando al discorso di Netanyahu al Congresso americano c’è da registrare anche un duro passaggio sull’Iran. Un regime militante islamico con armi nucleari sarebbe il pericolo più grande» ha avvertito Netanyahu nuovamente contro i pericoli della minaccia iraniana, ringraziando gli Stati uniti per il loro impegno: «Continuate a mandare il messaggio che l’America non permetterà mai all’Iran di sviluppare armi nucleari». «L’Iran – ha aggiunto – dovrebbe essere bandito da ogni forum rispettabile del pianeta».

Redazione online

Netanyahu: «Pronto a compromessi dolorosi per la pace con i palestinesi»ultima modifica: 2011-05-24T19:09:11+02:00da
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