«Su fabbrica italia non ho cambiato idea, gli investimenti si faranno». Marchionne: «Non ha senso tenerle separate. Entro il quarto trimestre saremo al 51% della casa Usa»
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Sergio Marchionne (Reuters) |
TORINO – Fiat e Chrysler si fonderanno, anche non a breve, ma dal 2012 in poi. «Non ha senso tenerle separate, ma non è una questione immediata per il 2011. Non è una cosa che faremo a breve» ha detto l’ad del Lingotto Sergio Marchionne proprio sulla possibile fusione tra Fiat e Chrysler. «Gestire due organizzazioni separate – ha affermato – per un costruttore generalista non è razionale. Dobbiamo trovare una soluzione, ma non ho una risposta immediata. Non è un tema cruciale da affrontare subito».
MAGGIORANZA – La Fiat conquisterà il 51% di Chrysler «nel quarto trimestre» ha poi aggiunto all’indomani del rimborso ai governi di Usa e Canada dei 7,6 miliardi di dollari di debito della casa di Auburn Hills. «Il veicolo deve essere omologato. Lo faremo appena possibile», ha aggiunto l’amministratore delegato del Lingotto alludendo al terzo Performance Event, cioè l’omologazione di un auto in Usa a bassissimo consumo, che permetterà a Fiat di salire di un altro 5% in Chrysler. Alla domanda sui tempi per esercitare l’opzione sulla quota del Tesoro Usa, Marchionne ha detto: «più aspettiamo più costa». E su altre possibili opzioni a pagamento per salire ulteriormente nel capitale della casa di Detroit ha spiegato che «la possibilità c’è sempre». «Dal primo giugno i conti Chrysler saranno consolidati nel bilancio Fiat» ha aggiunto l’amministratore delagato della casa automobilistica torinese.
Redazione online