Dopo il caso di Qualche giorno fa della bimba di 22 mesi è morta a Teramo. Inutili i soccorsi del 118, fuori c’erano 30 gradi. La madre sviene al telefono dopo aver appreso la notizia dal marito
PERUGIA – Sarebbe stato lasciato solo in auto per circa 3 ore, dalle 9.20 alle 12.20, il bimbo di 11 mesi morto a Passignano sul Trasimeno, vicino Perugia. Da una prima ricostruzione degli investigatori il padre, che è un dipendente del circolo velico, doveva accompagnarlo al nido ma, proprio come è successo al genitore di Teramo, qualche giorno fa si sarebbe dimenticato. Quando si è accorto di quello che era successo il piccolo era già agonizzante. I carabinieri stanno ancora ascoltando i testimoni per ricostruire con precisione l’accaduto. La madre del piccolo, sotto choc, è una psicologa di origini albanesi ma da molti anni residente in Italia. Secondo quanto si è appreso in ambienti sanitari, il piccolo è stato soccorso alle 12.20 dopo essere rimasto nell’auto sotto il sole. La temperatura oggi nel perugino ha sfiorato i 30 gradi. Inutili i soccorsi prestati sul posto dal personale del 118.
IL CLUB VELICO – L’auto nella quale si trovava il bambino, una Opel Corsa verde, era ferma all’interno del parcheggio del club velico di Passignano. La vettura è già stata portata via. Sul posto stanno arrivando alla spicciolata amici e parenti della famiglia, visibilmente provati. Il padre del bimbo, 41 anni, sembra lavorasse presso il Club Velico mentre la madre è una psicologa albanese ben inserita nella comunità locale. I due si sono sposati da poco. La madre è svenuta quando è stata informata della tragedia al telefono dal marito . A dare l’allarme al 118 sarebbe stato un parente del piccolo che si trovava a passare di lì.
I CARABINIERI – Sul posto è subito giunto il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Carlo Corbinelli, che comunque allontanandosi non ha voluto fornire alcun particolare. «Dobbiamo ancora ricostruire la vicenda – ha detto – ma non abbiamo motivi per non ritenere che non si sia trattato di un tragico incidente. I genitori del bambino sono stravolti e dobbiamo ancora sentirli così come coloro che hanno prestato i primi soccorsi». La zona del club velico Trasimeno è delimitata dalle fascette bianche e rosse utilizzate dagli investigatori. Su una sbarra d’ingresso è stato affisso un cartello con scritto: «Chiuso per lutto».
IL PRECEDENTE – Qualche giorno fa, il caso analogo della piccola Elena, la bimba di 22 mesi, morta a Teramo dopo essere stata dimenticata in macchina per alcune ore dal padre, un professore universitario, convinto di averla portata all’asilo.
Redazione online