Sentenza sulla fallita scalata. Giampiero Fiorani condannato a un atto e otto mesi. L’ex governatore dovrà anche risarcire un milione e mezzo e sarà interdetto per 5 anni dai pubblici uffici
Milano – Si paga il conto per le scalate. I giudici della seconda sezione penale del tribunale di Milano hanno condannato l’ex governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio a 4 anni di reclusione e un milione e mezzo di multa per aggiotaggio nel processo per la tentata scalata ad Antonveneta da parte di Bpi. Una pena maggiore rispetto ai 3 anni chiesti dalla procura. È la prima volta che un governatore della Banca d’Italia viene condannato in un processo penale. Fazio è stato condannato anche a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici, mentre per due anni non potrà contrattare con la pubblica amministrazione. L’ex ad della banca lodigiana Gianpiero Fiorani è invece stato condananto a un anno e 8 mesi di reclusione in continuazione con i 3 anni e 3 mesi di carcere che aveva patteggiato nel marzo del 2008. Assolto invece l’ex capo della Vigilanza di Bankitalia Francesco Frasca. Nello stesso procedimento il tribunale di Milano ha condannato l’ex presidente di Unipol Giovanni Consorte a 3 anni di reclusione e il senatore del Pdl Luigi Grillo a 2 anni e 8 mesi.
Consorte e Sacchetti Consorte è stato inoltre condannato a un milione di euro di multa e interdetto dai pubblici uffici per 2 anni. Stessa pena è stata inflitta all’allora suo braccio destro Ivano Facchetti. Il tribunale ha anche condannato l’immobiliarista Luigi Zunino a 2 anni e 8 mesi di reclusione e 850mila euro di multa e inoltre ha condannato la società Nuova Parva, che fa riferimento allo stesso Zunino, alla sanzione pecuniaria di 360mila euro. Tra tutti gli imputati condannati oggi, eccetto Francesco Frasca che è stato assolto, la pena più alta inflitta è stata quella di 6 anni di reclusione e 6mila euro di multa nei confronti di Francesco Ghioldi, considerato il fiduciario di una serie di società e di conti occulti sui quali venivano fatti confluire i proventi delle appropriazioni indebite.
Conto salato per Unipol – I giudici di Milano hanno condannato Unipol a una sanzione di 900mila euro e hanno disposto la confisca di 39,6 milioni di euro. La società è imputata in qualità di persona giuridica al processo sulla tentata scalata ad Antonveneta da parte di Bpi giudicandola colpevole di aver violato la legge 231 del 2001, che impone alle società di predisporre modelli organizzativi per prevenire la commissione di reati dei dipendenti.
La difesa: “Faremo ricorso in appello” – “Ho operato sempre per il bene” questo il commento di Fazio alla sentenza. “È una sentenza che riteniamo ingiusta nel merito e nelle dimensioni e che, per certi aspetti, ci sconcerta”. È il commento dell’avvocato Roberto Borgogno, alla condanna a 4 anni di carcere del suo assistito, l’ex governatore di Bankitaliao Fazio. Preannunciando che farà appello, il legale ha aggiunto che “la sentenza dovrà essere rivista. Hanno pesato evidentemente le dichiarazioni di Fiorani che, però, in questo processo ha rivelato tutta la sua piena inattendibilità”. Fazio è stato anche interdetto dai pubblici uffici dai giudici. Secondo il suo avvocato, c’è anche una “grave incongruenza” tra la condanna dell’ex governatore e l’assoluzione dell’ex capo della vigilanza, Francesco Frasca.
Fiorani: “Ho detto la verità” – “Fiorani in aula ha detto solo la verità, il suo non è stato un racconto inventato ed evidentemente ha convinto il tribunale”. Lo ha detto l’avvocato Carlo Cicorella, che insieme al collega Michele Apicella difende l’ex amministratore delegato di Banca Popolare Italiana condannato oggi a Milano a 1 anno e 8 mesi di carcere per la vicenda della tentata scalata ad Antonveneta. La pena inflitta è in continuazione con i 3 anni e 3 mesi già patteggiati nell’ambito della stessa vicenda ma per il reato di appropriazione indebita. L’avvocato Cicorella ha aggiunto, parlando della sentenza di oggi, di non potersi “lamentare”, in quanto il verdetto è in linea “con quello che era il trend iniziato anni fa”.
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