Napoli rapina finita male nei pressi del porto. Il raid a bordo di un motorino e la morte in ospedale. Identificati dalla Mobile
NAPOLI – Sono stati arrestati gli aggressori di Antonio Oscar Mendoza (nella foto), il crocerista statunitense morto dopo aver subito uno scippo per le vie del centro, in via Marina. Il turista, appena sceso da una nave da crociera Royal Caribbean arrivata alla Stazione Marittima, era in compagnia della moglie quando due uomini a bordo di un motorino nel tentativo di strappargli il Rolex dal polso ne avevano provocato la caduta sul selciato. Mendoza, subito ricoverato al Loreto Mare, aveva battuto con violenza la testa sull’asfalto e dopo aver passato nove giorni in coma era morto in ospedale.
LE INDAGINI – Questa mattina la squadra Mobile della questura di Napoli ha identificato e stretto le manette ai polsi dei due presunti responsabili.
CHI SONO – I due fermati per l’aggressione al turista americano sono Vincenzo Sannuto e Salvatore Scippa, trentenni: sono accusati di rapina ed omicidio preterintenzionale. Alla loro identificazione la polizia è giunta incrociando due elementi: il primo numero di targa del ciclomotore usato per lo scippo e il riconoscimento da parte della moglie della vittima, sia pure con qualche dubbio, di Scippa. L’uomo è stato sottoposto ad intercettazioni telefoniche e in questo modo gli investigatori hanno compreso che si era reso irreperibile. Rintracciato in casa di un barbone nella zona di Santa Chiara, nel centro storico, è stato arrestato e ha ricostruito la modalità dell’accaduto. Quindi è stato identificato il complice che si era rifugiato nell’abitazione di una sorella nella zona del Cavone, è ora interrogato in Questura dal pm Maria Sepe, titolare del fascicolo. Il procuratore aggiunto Giovanni Melillo ha espresso soddisfazione per la «bella indagine» svolta dalla squadra mobile.
IL DRAMMATICO SCIPPO – Il tusita americano fu avvicinato in via Marina da due persone in sella a uno scooter che aveva la targa coperta dal nastro adesivo. I due indossavano caschi integrali, e nonostante avessero strattonato e trascinato a terra il turista americano di origini portoricane, non riuscirono a rubargli il prezioso orologio che indossava al polso. La violenza della spinta, però, fece battere violentemente sul selciato la testa dell’uomo che aveva tentato di opporsi alla rapina. Mendoza era in compagnia della moglie ed era sceso da pochi minuti da una nave da crociera. La loro permanenza in città doveva durare soltanto alcune ore. Subito dopo l’aggressione, il turista fu trasportato nel vicino ospedale Loreto Mare dove fu anche sottoposto a un lungo e delicato intervento neurochirurgico per asportare l’esteso ematoma alla testa. Il turista, però, non ha mai ripreso conoscenza ed è rimasto per nove giorni in sala di rianimazione.
Redazione online