C’è anche l’ombra della criminalità organizzata dietro al nuovo scandalo che sta travolgendo il calcio italiano: a rischio diversi verdetti dei tornei di B e Lega Pro, come la promozione dell’Atalanta. Il procuratore: “Reato associativo”. L’inchiesta che ha portato all’arresto di 16 tra dirigenti e giocatori nasce dalla denuncia di una serie di malori che avevano coinvolto calciatori della Cremonese in occasione del match contro la Paganese del 14 novembre scorso
Il grave scandalo scommesse che sta travolgendo il calcio italiano si arricchisce, ogni minuto che passa, di particolari sempre più inquietanti. E’ quanto emerge dall’ordinanza del Gip Guido Salvini e dalla conferenza stampa del Questore di Cremona Antonio Bufano.
C’è reato associativo – Il procuratore capo di Cremona, Roberto Di Martino, ha parlato della presenza, nell’indagine, anche di insospettabili “con l’hobby delle scommesse”: “Siamo in presenza di un reaato associativo. Ci sarà il riesame e la prudenza è d’obbligo, ma mi sento di dire che le intercettazioni sono molto chiare”. Le società sarebbero vittime degli scommettitori, secondo quanto si apprende.
L’ombra della criminalità organizzata – L’attività dell’associazione che ha scommesso su alcune partite di calcio crea “un terreno fertile per l’insinuazione di elementi di una criminalità organizzata ai più alti livelli”. Lo scrive il gip Guido Salvini, nell’ordinanza che ha portato agli arresti di 16 persone, tra cui l’ex attaccante Beppe Signori. Nella misura di custodia cautelare, infatti, si segnala “la presenza tra gli investitori e scommettitori di alcuni gruppi dai contorni incerti, a capo del quale c’era Almir Gegic detto “lo zingaro”, slovacco arrestato nell’operazione. Inoltre era presente anche un gruppo albanese. Il gip spiega che “sono investiti da questi gruppi per ogni partita truccata capitali dell’ordine delle centinaia di migliaia di euro” di cui non è nota la “provenienza”, dunque non si possono “escludere fatti di riciclaggio”.
Atalanta: promozione falsata? – Il gip Guido Salvini, nell’ordinanza di custodia cautelare, spiega quindi che l’attività dell’organizzazione “rischia di avere già falsato alcuni dei risultati dei vari campionati: basti pensare che l’Atalanta e il Siena sono state recentemente promosse in serie A e si tratta di due delle squadre coinvolte” nella vicenda. Non solo. Sempre Salvini aggiunge che “l’attività dell’associazione è tuttora in corso e sta incidendo sulle ultime fasi dei vari campionati, con gravi danni per le società, per gli scommettitori leali e per la regolarità delle competizioni sportive”.
Partite condizionate con “frequenza impressionante” – Dall’inchiesta è emerso che gli arrestati avrebbero fortemente condizionato negli ultimi mesi il risultato di alcuni incontri dei campionati di serie B e di Lega Pro. Nei loro confronti la magistratura di Cremona ha emesso sette ordinanze di custodia cautelare in carcere e nove agli arresti domiciliari. Il gip Guido Salvini, nell’ordinanza di custodia cautelare riguardante le partite truccate, spiega che “la frequenza delle manipolazioni è impressionante” e si giunge “a situazioni in cui sono gestite contemporaneamente fino a 5 partite di calcio da manipolare”. Dalle intercettazioni, inoltre, emerge “l’esistenza di una sorta di tariffario di massima per la compera delle partite”.
Si puntò anche su Inter-Lecce – Alcune delle persone coinvolte nell’inchiesta sul calcio scommesse puntarono anche sulla partita Inter-Lecce del 30 marzo scorso, ma gli andò male. Come emerge infatti dall’ordinanza firmata dal gip di Cremona Guido Salvini, Marco Paoloni, ex portiere della Cremonese attualmente al Benevento, arrestato nell’inchiesta della Procura di Cremona, aveva fatto credere ad altre persone che sarebbe riuscito a contattare alcuni giocatori del Lecce per “combinare” la partita. Tra gli scommettitori nell’ordinanza viene indicato anche Stefano Bettarini. Sulla partita era stato scommesso che l’Inter avrebbe dovuto vincere segnando almeno tre gol, ma il match terminò “con il risultato finale di 1-0”. Anche Stefano Bettarini sarebbe coinvolto nel tentativo di manipolare Inter-Lecce in modo da conseguire il risultato finale che vedesse segnati almeno tre gol. Su questa partita alcuni degli arrestati, fra cui Signori, hanno investito, secondo le indagini, circa 150 mila euro.
“Prove importanti e inconfutabili” – Nei confronti dei sedici arrestati, sostengono gli investigatori, ci sono prove “importanti ed inconfutabili”. L’indagine, partita sei mesi fa, avrebbe consentito inoltre di individuare la responsabilità dell’organizzazione in un grave evento verificatosi in occasione di un incontro di calcio disputatosi al termine dello scorso anno proprio a Cremona. Quanto avvenuto in occasione di quell’incontro ha permesso ai poliziotti di allargare l’indagine a diversi soggetti gravitanti nel mondo del calcio che, grazie ai contatti diretti ed indiretti, erano in grado di condizionare i risultati di alcuni incontri per poi effettuare puntate di consistenti somme di denaro attraverso i circuiti legali delle scommesse sia in Italia che all’estero.
Le partite sotto inchiesta – Sono 18 le partite sotto inchiesta:
Cremonese-Spezia (Lega Pro 1D) del 17 ottobre 2010
Monza-Cremonese (Lega Pro 1D) del 21 ottobre 2010
Cremonese-Paganese (Lega Pro 1D) del 14 gennaio 2011
Spal-Cremonese (Lega Pro 1D) del 16 gennaio 2011
Benevento-Viareggio (Lega Pro 1D) del 13 febbraio 2011
Livorno-Ascoli (Serie B) del 25 febbraio 2011
Verona-Ravenna (Lega Pro 1D) del 27 febbraio 2011
Benevento-Cosenza (Lega Pro 1D) del 28 febbraio 2011
Reggiana-Ravenna (Lega Pro 1D) del 10 marzo 2011
Ascoli-Atalanta (Serie B) del 12 marzo 2011
Taranto-Benevento (Lega Pro 1D) del 13 marzo 2011
Atalanta-Piacenza del 19 marzo 2011
Inter-Lecce (Serie A) del 20 marzo 2011
Alessandria-Ravenna (Lega Pro 1D) del 20 marzo 2011
Benevento-Pisa (Lega Pro 1D) del 21 marzo 2011
Padova-Atalanta (Serie B) del 26 marzo 2011
Siena-Sassuolo (Serie B) del 27 marzo 2011
Ravenna-Spezia (Lega Pro 1D) del 27 marzo 2011
Il Codacons: “Ripetere le partite truccate” – “Chiederemo alla Lega Calcio di far rigiocare delle partite coinvolte nello scandalo scommesse”. E’ quanto afferma Carlo Rienzi, presidente del Codacons, determinato a dare battaglia sullo scandalo scommesse appena esploso, in cui sono coinvolti giocatori e ex giocatori anche di Serie A. “La vicenda è appena esplosa – spiega Rienzi – e ancora dobbiamo studiare appieno la questione, ma stiamo pensando a una serie di iniziative. Possiamo dire subito, però, che ci sono gli estremi perché i tifosi e gli scommettitori possano chiedere il risarcimento del danno subito”.
E’ nata da una serie di malori che avevano coinvolto calciatori della Cremonese, l’inchiesta che ha portato in carcere 7 persone e altre 9 agli arresti domiciliari, con l’accusa di aver truccato partite della serie B e della Prima divisione. Secondo quanto accertato dalle indagini, durante la partita Cremonese-Paganese, avvenuta il 14 novembre scorso e terminata 2 a 0, un calciatore della squadra di casa durante l’intervallo, avrebbe somministrato ai suoi compagni un sedativo per peggiorarne le prestazioni.
Uno di questi (Gervasoni) è poi anche uscito di strada con la sua auto “per cause inspiegabili”, ha spiegato il questore di Cremona, altri due avrebbero avuto malori. I sei calciatori in questione si erano già sentiti male durante la partita, al termine furono ricoverati in ospedale e le analisi del sangue scoprirono che erano stati drogati con un antidepressivo, una sostanza calmante, che a dosi massicce aveva provocato i malori.
La sostanza – spiegano gli investigatori – era stata disciolta all’insaputa degli stessi giocatori nelle bevande che avevano, come di consueto, a disposizione negli spogliatoi, proprio per compromettere le loro prestazioni e il risultato. Sull’episodio ha fatto luce l’indagine della mobile di Cremona e una persona risulta indagata per lesioni. Da qui sono poi partite più ampie indagini che hanno scoperto l’associazione a delinquere e il giro di partite truccate in tutta Italia, nei campionati di serie B e Lega Pro. Si tratta però dell’unico episodio accertato di un simile tentativo di condizionare le gare. La maggior parte delle partite venivano truccate in cambio di denaro o altrimenti favori.
Il tabellino di Cremonese-Paganese 2-0 del 14/11/2010
Cremonese: Paoloni, Cremonesi, Gervasoni, Bianchi, Favalli (27′ st Stefani), Miramontes, Sambugato, Fietta (17′ pt Zanchetta), Nizzetto, Musetti (23′ st M. Tacchinardi), Colacone. All. Acori.
Paganese: Gabrieli, Martinelli, Ingrosso (46′ st Esposito), Fusco, Cuomo, Vicedomini, Sciannamè (47′ st Magliocco), Casisa, Tedesco, Triarico (23′ st Lepri), Tortori. All. Capuano.
Reti: 1′ pt Musetti, 45′ pt Miramontes
Arbitro: Pasqua