Le sequenze genetiche mostrano che si tratta di una forma mutante di E.Coli. Morte sospetta in Francia
L’Organizzazione mondiale della Sanità afferma che la variante di E.Coli trovata nei pazienti tedeschi contagiati «non è stata mai vista prima in un focolaio di infezione». Esperti cinesi che hanno analizzato i geni del ceppo di Escherichia Coli tedesco affermano che il gruppo «è nuovo e altamente tossico».
L’ESPERTA – «Questo è un ceppo unico che non è mai stato isolato prima da pazienti e presenta diverse caratteristiche che lo rendono più virulento e capace di produrre maggiori tossine» ha spiegato Hilde Kruse, esperta di sicurezza alimentare all’Oms. Le sequenze genetiche preliminari mostrano che il ceppo è una forma mutante di due diversi batteri dell’E. coli, i cui geni letali spiegano perché l’epidemia scoppiata in Europa sia così estesa e pericolosa. Finora in Europa sono morte 18 persone (17 in Germania e una in Svezia) e oltre 2.000 si sono ammalate, comprese 470 che hanno sviluppato la rara sindrome emolitico-uremica, una particolare complicazione ai reni: oltre alla Germania e la Svezia sono state colpite Gran Bretagna, Olanda, Danimarca e Spagna. Nelle ultime ore è stato accertato un caso in Repubblica Ceca e si stanno facendo accertamenti su altri nove pazienti sospetti. Tutti i contagiati erano rientrati da viaggi in Germania. «Si potrebbe pensare che l’epidemia generata dal batterio dell’E. coli provenga da una fonte animale» ha aggiunto Hilde Kruse. «Molti animali – ha spiegato Kruse – sono spesso ospiti di vari tipi di batteri dell’E. coli che producono tossine». Sono diversi gli scienziati a sospettare che il batterio possa provenire da letame contaminato usato per fertilizzare i vegetali da cui è partita l’epidemia. In precedenza, i contagi dovuti al batterio hanno colpito soprattutto bambini e anziani, ma l’epidemia scoppiata in Europa ha interessato gli adulti in maniera sproporzionata, in particolar modo le donne.
ALLARME IN FRANCIA- Intanto anche in Francia si diffonde l’allarme: i primi risultati dell’autopsia sull’uomo morto a Saint-Diè, nella Francia orientale, dopo aver mangiato un panino con insalata e pomodori, «non hanno per ora consentito di individuare la causa del decesso». Lo ha riferito il sostituto procuratore di Epinal, Jean Richert, incaricato delle indagini preliminari sulla vicenda. «Per il momento – ha precisato – non abbiamo alcuna ragione di credere che si tratti del batterio killer che imperversa in Germania, ma non siamo nemmeno in grado di escluderlo». L’unica cosa certa, ha sottolineato, è che la morte non è dovuta nè a cause traumatiche, come un infarto o un ictus, nè ad anomalie fisiche, e che non è stata procurata da terzi.
Redazione Online Salute