L’italiana cede alla cinese Li Na in due set: 6-4, 7-6. Napolitano chiama: «Complimenti anche se non si vince»
PARIGI – Contratta, tesa, sfiduciata. Neanche l’ombra della grinta che le aveva regalato il primo titolo al Grande Slam. Ad esattamente un anno di distanza, tornata sul luogo dello storico trionfo, Francesca Schiavone perde in due set dalla cinese Li Na la sua seconda finale del Roland Garros. Il risultato, 6-4, 7-6, parla della maggiore freschezza dell’asiatica, e della totale mancanza di convinzione della tennista milanese.
MAI ENTRATA IN CAMPO – Dopo essere stata la prima italiana a vincere un Grande Slam la Schiavone poteva diventare la prima a vincerlo due volte di seguito. Ma dopo aver perso il primo break è entrata in apnea, svuotata di energia, il braccio molle e le gambe impastate. «Sono più nervosa ora che per la finale dell’anno scorso», aveva confessato prima din entrare in campo. Ed è possibile che la pressione psicologica abbia avuto un ruolo maggiore sulla detentrice del trofeo piuttosto che sulla sfidante. A metà del secondo set è sembrata riprendersi. Qualche colpo dei suoi, profondi diagonali in back di dritto e rovescio. Uno scatto di orgoglio che ha confuso anche il telecronista Rai inciampato in uno strafalcione: «Panta rei, cogli l’attimo» (invece di «Carpe diem»).
PARTITA RIBALTATA – Dopo aver recuperato due game di svantaggio con un gioco finalmente rabbioso, Francesca ha tenuto un turno di servizio fondamentale e si è portata sul 5-4. Il game successivo, il più importante dell’intero torneo, si è risolto ai vantaggi, dopo tre colpi sulla riga e uno sul net. Al termine di una guerra di nervi ha poi prevalso la cinese che ha impattato sul 5-5, vanificando così le speranze di vittoria italiane. Negli ultimi due game Francesca ha sfoderato il suo miglior gioco di volo, palle pesanti dal fondo e attacchi rapidi. Il primo, sul servizio, lo ha tenuto a zero. Il secondo, con una palla contestata, lo ha perso ai vantaggi. Il tie-break, infine, è stata una specie di passerella per Li Na che si è portata sul 4-0 dopo scambi molto combattuti. Il quinto punto consecutivo della cinese è arrivato su un errore su volée bassa della Schiavone. Il sesto e il settimo su errori gratuiti di un’ormai demotivata «Leonessa».
IL FAIR PLAY – «Goditi questo momento, è fantastico». Così Francesca ha sussurrato alla rivale consegnandole la coppa che per un anno è stata sua: la campionessa azzurra ha poi fatto i complimenti all’avversaria in diretta tv: «Ha meritato di vincere. Ringrazio questo pubblico meraviglioso, ricorderò tutto, grazie per aver creduto sempre in me. Nel secondo set ho avuto delle chance ma non ho saputo coglierle : è il tennis, e sono contenta così. Si vivono momenti bellissimi per crescere anche perdendo, e mi porterò via un pezzo di questa terra».
NAPOLITANO – «Faccia i miei complimenti a Francesca Schiavone, questa volta non ha vinto ma si è impegnata facendo una bella figura. E io non chiamo solo quando si vince». Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha voluto congratularsi con la tennista azzurra telefonando, dopo la conclusione della finale da lei persa contro la cinese Li Na, al presidente del Coni, Gianni Petrucci, e pregandolo di contattare per suo conto la Schiavone a Parigi. Cosa che Petrucci ha immediatamente fatto, passando per il presidente della Federtennis italiana, Angelo Binaghi.
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