A NAPOLI, tra piazza Carlo III e il Rione Sanità. Lite durante il calcetto, poi i colpi di arma da fuoco. La vittima dell’agguato è ricoverata. In fuga il sicario
NAPOLI – Non ha esitato a sparare tra alcuni bambini che stavano giocando in un parco per uccidere un pregiudicato. È accaduto a Napoli, tra piazza Carlo III e il Rione Sanità. Il sicario è entrato in azione dopo una lite che era cominciata poco prima nel corso di una partitella di calcio in strada, in un altro quartiere della città. La vittima dell’agguato – Gennaro Esposito, pregiudicato con obbligo di firma – è ora ricoverato in ospedale, mentre il sicario è riuscito a fuggire.
LA DINAMICA – Nel parco napoletano tra piazza Carlo III e il Rione Sanità stavano giocando, come ogni pomeriggio, alcuni bambini. Questi hanno udito degli spari ed hanno visto Esposito correre nel tentativo di evitare i colpi di una pistola a tamburo sparati da un killer. Esposito, già colpito poco prima da uno o due colpi alla schiena, dopo essere caduto dalla moto guidata da un amico si è rialzato e si è diretto a piedi proprio all’interno del parco tra i bambini che, pietrificati dalla paura, si sono nascosti tra le macchine parcheggiate nei viali del parco. Il pregiudicato ha percorso pochi metri prima di cadere nuovamente a terra. Qui è stato raggiunto dal killer che gli ha puntato la pistola alla testa probabilmente per il colpo di grazia. Esposito, a sorpresa, si è però improvvisamente rialzato ed è scappato: il sicario, nonostante la presenza dei bambini e di molte altre persone nel frattempo affacciatesi ai palazzoni del rione, non ha esitato a sparare ad altezza d’uomo prima di fuggire in sella a un motorino guidato da un complice.
TRE FERITI – Grave il bilancio della rissa durante la partita di calcio, motivo della sparatoria al parco. Una persona è stata accoltellata e due sono finite in ospedale per colpi d’arma da fuoco. La lite è scoppiata per una pallonata scagliata con forza e che ha colpito uno dei giocatori ai testicoli. Gesto che ha suscitato la reazione dei suoi compagni di squadra, oltre che di alcuni suoi amici.
COLTELLI E ARMI DA FUOCO – Sono all’incirca le 18 quando nel campetto di piazzetta Lieti si scatena il finimondo e, con l’arrivo in campo di altri ragazzi, sono comparsi anche bastoni, pistole e coltelli. Uno dei giocatori, Davide Armando D’Alessio, 19enne, sorpreso alle spalle, è stato accoltellato agli arti superiori e alla testa, e, medicato al Cardarelli è stato dimesso e giudicato guaribile in 10 giorni. La zuffa si è estesa ad una decina di persone, minorenni e da poco maggiorenni. Gli amici del ferito, a quel punto, si sono allontanati rapidamente dal campetto, ma un paio di loro sono stati inseguiti. Salvatore Esposito, 27 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato raggiunto in via Sant’Eframo Vecchia ed è stato ferito da un colpo di pistola alla schiena. Ora è ricoverato al Cardarelli, dove è intubato. Davide Armando D’Alessio è stato giudicato guaribile in una decina di giorni. La vicenda non era, comunque, finita. Un altro amico dei due feriti, Luigi Cortellazzi, 28 anni, è stato colpito in via Santa Maria Antesaecula, e ferito al braccio e alla spalla destra. Soccorso dai amici, a bordo di un motorino è stato trasportato al pronto soccorso del San Gennaro; ne avrà per una ventina giorni. Sui primi due episodi indaga la polizia, sul terzo i carabinieri. Raccolte le prime testimonianze, gli investigatori sono alla ricerca dei responsabili dell’accoltellamento e dei raid.
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