Il ministro li ha definiti «l’Italia peggiore». Condizione che riguarda il 55% dei giovani, secondo Bankitalia
ROMA – «Quando si dice che uno non è all’altezza», «è la prima volta che mi vien voglia di picchiare un bambino», «L’unico indegno sei tu»: monta la rabbia del popolo di Facebook contro Renato Brunetta. Il ministro a un convegno, martedì sera, si era rifiutato di rispondere alle domande di una precaria, rincarando la dose e dicendole «Siete l’Italia peggiore».
LA RIVOLTA SU FACEBOOK – Ma con la rete (e soprattutto con il precariato, condizione esistenziale di migliaia di giovani italiani) non si scherza. Qualunque affermazione venga detta, non passa in cavalleria. E ti si ritorce subito contro, come ben sanno Red Ronnie o Gigi d’Alessio, che hanno visto le loro pagine su Facebook invase da contumelie ma anche da intelligenti boutade di ogni tipo durante la campagna per le amministrative. Così la pagina del ministro: Brunetta non consente il commento libero, ma si può rispondere ai suoi post. Sono già un migliaio i «precari» che stann0 replicando al ministro, con le buone o con le cattive. Ed è gia nato un sito che chiede le sue dimissioni.
PRECARIO IL 55% DEI GIOVANI – Non mancano anche le reazioni dei politici. Pier Luigi Bersani dice: «Brunetta ha divorziato dalla realtà», mentre Leoluca Orlando (Idv) ha dichiarato: « Il ministro Brunetta è indegno del suo ruolo. L’ignobile offesa fatta ieri ad alcuni precari, che volevano semplicemente conferire con lui, è vergognosa e inqualificabile». Ma soprattutto «L’Italia peggiore» che descrive Brunetta,per Bankitalia, in un documento presentato l’altro giorno è semmai «preoccupante»: se il 20% degli Under 30 è disoccupato, ben il 55% si vedrà offrire un contratto da precario al primo impiego. «Una generazione esclusa» insomma secondo Bankitalia. Siamo sicuri sia la peggiore?
LA REAZIONE DEL MINISTRO – Brunetta ha poi precisato in una nota: «L’Italia peggiore è rivolta a quanti – non avendo di meglio da fare – irrompono sistematicamente in convegni e dibattiti per interromperne i lavori, insultare i presenti e riprendere la loro bravata con una telecamerina portatile per poi passare subito il video ai giornali amici (che notoriamente pullulano di precari). L’Italia peggiore è di quanti si nascondono compiacenti dietro questi signori (come Pierluigi Bersani e Leoluca Orlando Cascio), sostenendoli in maniera strumentale pur senza conoscere argomenti e fatti. L’Italia peggiore è quella che usa la Rete come un manganello per agguati squadristici, senza aver nulla da dire. Che pena».
«SCARICATE LE CASSETTE» – E martedì sera, a Otto Mezzo da Lilli Gruber, Brunetta aveva detto: « Basta con la retorica del precariato, visto che ci sono 4 milioni di stranieri che vengono a fare i lavori che gli italiani non vogliono fare, quando ci sono 2 milioni di giovani che non studiano e non lavorano, quando ci sono le imprese che cercano specializzazioni che non trovano perché nessuno vuol fare quei lavori». Per poi aggiungere «Ogni tanto c’è una madre che si lamenta con me perché suo figlio non trova lavoro, ma quando le dico: “Bene, allora domani mattina alle 5 vada ai mercati generali a scaricare le cassette”, lei risponde sempre “eh no!”. Se vuole lavorare, invece, quello è il modo migliore. Scaricare la cassette! Per tutti gli italiani! E magari anche raccogliere le mele delle sue parti».
Matteo Cruccu
Sono senza parole. E’ come se i precari l’avessero scelto loro di esserlo. Io mi trovo all’estero e conosco un sacco di persone che vorrebbero tornare per vivere e lavorare in Italia ma non trovano offerte oppure si pensa che abbiano troppe pretese per le competenze ed esperienze accumulate anche in altri paesi. Non mi pare ci sia tutto questo lavoro stabile in Italia. Che si svegli e che ci andasse lui a scaricare le cassette e che mandasse pure i suoi figli a spaccarsi la schiena al mercato alle 5 del mattino….