La lega appoggia le richieste di Cisl e Uil scese in piazza a Roma. E sul rating di Moody’s il ministro dell’Interno: «Il governo deve fare scelte coraggiose»
MILANO – Il ministro dell’Interno Roberto Maroni e quello per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli sposano l’aut aut al governo dei sindacati sul fronte della riforma fiscale. «Condivido la richiesta, avendone sostenuta personalmente la necessità. Se lo chiedono anche i sindacati, a maggior ragione il governo deve essere impegnato a farla in tempi rapidi», ha detto Maroni, a margine del «Premio al lavoro» promosso dalla Camera di commercio di Varese. Il ministro ha appoggiato le richieste dei sindacati anche perché si tratta, ha detto, di «due sindacati che non hanno un atteggiamento ideologico, né a favore, né contro la maggioranza di governo. Mi sembra che la loro richiesta sia una dichiarazione impegnativa e importante di cui bisogna tenere conto». Diverso sarebbe il discorso se questa sollecitazione arrivasse dalla Cgil «che ha sempre tenuto una posizione nettamente contraria al governo».
«GOVERNO FACCIA SCELTE CORAGGIOSE»– Maroni ha poi definito «quasi intimidatorio» l’annuncio dell’agenzia Moody’s di un possibile taglio del rating dell’Italia. «Non ho grande familiarità con questi meccanismi – ha detto Maroni – ma sono rimasto un po’ sorpreso che una agenzia di rating seria e importante non dica “declasso l’Italia” o “l’ho declassata cinque minuti fa”, ma “forse fra tre mesi la declasseremo”. In tre mesi può succedere di tutto e di più, non so se è normale che ci si comporti così dando dei messaggi quasi intimidatori per quello che potrà succedere tra tre mesi». «Ma noi siamo l’Italia, siamo il governo italiano e dobbiamo fare delle scelte importanti, impegnative. E soprattutto, lo ripeto e sottolineo, delle scelte coraggiose», ha aggiunto Maroni. «Dopo di che le agenzie di rating e tutti gli analisti – ha concluso Maroni – si accorgeranno che c’è un governo che governa. Questo è il messaggio più importante da dare».
CALDEROLI: ANCH’IO IN PIAZZA – Ancora più radicale Calderoli: «Sono d’accordo con loro – ha detto riferendosi a Bonanni e Angeletti – perché la riforma fiscale va fatta e va fatta subito, diversamente dovrò partecipare anch’io al loro minacciato sciopero generale e dovrò essere in piazza con loro e non più – ha sottolineato – come rappresentante di un governo». «Sottoscrivo completamente quanto affermato da Bonanni, ovvero che non è più tempo di litigi, ma che bisogna mettersi tutti insieme per realizzare la riforma sul fisco – ha aggiunto Calderoli -. Così come sottoscrivo le parole di Angeletti quando dice che o il governo fa le riforme oppure è meglio che se ne vada a casa». Angeletti e Bonanni, ricorda Calderoli nella sua nota, «sollecitano quello che la Lega Nord chiede da tempo, ovvero che il federalismo fiscale venga completato con una reale riforma fiscale complessiva, che riduca il numero degli scaglioni, delle aliquote dell Irpef e porti ad una progressiva riduzione dell’Irap fino al suo azzeramento.
Redazione online