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Melania, il marito indagato per omicidio. Lui al suo avvocato:«Mi sento tranquillo»

FONTI INVESTIGATIVE. L’ipotesi a carico del Salvatore Parolisi coniuge della donna trovata morta il 20 aprile vicino Teramo

ASCOLI PICENO – «Mi sento tranquillo», così Salvatore Parolisi ha detto a uno dei suoi difensori dopo aver ricevuto un avviso di garanzia per l’omicidio della moglie, Melania Rea. L’uomo sta trascorrendo questi giorni a Frattaminore, insieme alla figlia. Con i suoi legali aveva più volte ribadito che lui col delitto non c’entrava nulla. Oggi «si è limitato a ripetere che si sente tranquillo», ha spiegato uno dei suoi legali, l’avvocato Valter Biscotti. Nell’avviso di garanzia non ci sono richieste di misure cautelari, sottolinea il legale.

A PIEDE LIBERO – «Dobbiamo ancora capire cosa è effettivamente successo – ha detto un avvocato – e poi ci muoveremo secondo le necessità. Di sicuro lavoreremo in una direzione diversa rispetto a prima, ma sulle stesse basi, che sono quelle delle dichiarazioni del nostro assistito, che ricordo è un indagato a piede libero». L’iscrizione del registro degli indagati con l’accusa di omicidio volontario di Salvatore Parolisi, era nell’aria da alcuni giorni, soprattutto dopo la scoperta di un nuovo telefonino di sua proprietà che il caporalmaggiore aveva nascosto in un campo sportivo di Folignano, il paese vicino ad Ascoli dove abitava con la moglie.

L’AUTOPSIA – La decisione di indagare Parolisi potrebbe essere stata presa in conseguenza alla relazione sull’autopsia del cadavere della donna sfregiato da una trentina di coltellate. La relazione finale, che era attesa la scorsa settimana, dovrebbe aver indicato tempi e modalità dell’aggressione ma anche il luogo esatto in cui l’omicidio è avvenuto: a quanto si sa finora il bosco di Ripe.

LA FAMIGLIA -  La famiglia di Melania Rea ha deciso di costituirsi parte civile nell’inchiesta sull’omicidio della donna. Lunedì il fratello Michele è stato ad Ascoli Piceno, per affidare l’incarico all’avv. Mauro Giommi, che mercoledì raccoglierà anche la costituzione in giudizio dei genitori di Melania, Gennaro e Vittoria. I familiari nomineranno anche un consulente medico legale. Nella giornata di lunedì, a due mesi esatti dal ritrovamento del cadavere di Melania nel bosco delle Casermette, il fratello e lo zio Rino si sono recati in quel luogo a deporre un mazzo di fiori. Sull’iscrizione di Parolisi nel registro degli indagati, Gennaro Rea, il padre di Melania raggiunto telefonicamente dall’Ansa, ha commentato con poche parole: «Sono sorpreso, non me l’aspettavo. Lo ho appena saputo dalla stampa, aspetto di sentire gli inquirenti, aspetto di capire». In questi mesi, Salvatore Parolisi ha sempre frequentato la casa dei Rea, soprattutto per la piccola Vittoria, accudita essenzialmente dai nonni Rea. A chi chiede a Gennaro se oggi ancora crede all’innocenza di Salvatore, risponde: «A questo punto non so più niente».

L’AMICO – Parolisi è caporalmaggiore dell’esercito, istruttore delle reclute del 235/o Rav Piceno e in queste ultime settimane si è sottratto ai media chiedendo tranquillità per se stesso e per la figlia. L’amico di Salvatore, Raffaele Paciolla, l’agente di custodia che lo aiutò a cercare Melania subito dopo la scomparsa da San Marco, ha smentito di aver auto un colloquio chiarificatore con il caporalmaggiore, dopo le dichiarazioni contrastanti rese agli investigatori: «Avrei avuto piacere di parlargli, ma non c’è stata l’occasione, non ci siamo neppure incrociati – aveva sostenuto ai primi di giugno – So solo che è stato a Folignano perchè ho visto l’auto parcheggiata nello spazio condominiale». «Non l’ho cercato, non mi è sembrato il caso, ma ribadisco che non ho litigato con lui. Se me lo chiedesse ci parlerei volentieri».

Redazione online

Melania, il marito indagato per omicidio. Lui al suo avvocato:«Mi sento tranquillo»ultima modifica: 2011-06-21T12:02:15+02:00da
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