Secondo il quotidiano “Marca” solo Barça e Real Madrid riescono a gestire l’enorme debito accumulato. Tutti gli altri annaspano. almeno 21 club hanno fatto ricorso alla “Spalmadebiti”. E la crisi colpisce anche basket, volley, ciclismo e pallamano
Praticamente solo i due grandi, Barcellona e Real Madrid, riescono a gestire l’enorme debito accumulato – poco meno di un miliardo – con introiti annuali superiori. Solo con i diritti tv incassano 600 milioni di euro, la metà di quanto va a tutte le società di Liga. Gli altri, a parte quelli che hanno avuto la fortuna di essere rilevati da sceicchi arabi o da investitori stranieri, come il Malaga – che sotto la guida del cileno Manuel Pellegrini sta facendo una campagna acquisti senza complessi e punta a essere fra i grandi la prossima stagione – o il Getafe, annaspano.
Fra quelli che già hanno fatto appello alla «Ley Concursal» – rileva Marca – ci sono club del calibro di Saragozza, Rayo Vallecano, Hercules, Betis, Cadice, Granada, Maiorca, Recreativo, Xerez, Cordoba. L’applicazione della legge potrebbe far perdere ai calciatori il 50% degli stipendi arretrati. Il rubinetto degli aiuti pubblici, dei Comuni, che finora è servito a tappare alcune falle, ora è chiuso, la crisi ha prosciugato le casse degli enti locali.
Dietro le cifre mirabolanti sparate in questi giorni per i possibili nuovi trasferimenti eccellenti – 50 milioni per Sanchez al Barça o 40 per Fabregas – c’è ora la realtà degli stipendi dimezzati ai calciatori nelle squadre più piccole. «A giocatori che prendevano 500mila euro all’anno ora si propone la metà – spiega Marca – e nella Seconda Divisione si prendono giocatori per 90mila euro all’anno». I club della Spagna campione del mondo, avverte il quotidiano, devono «cambiare modello» prima che nel 2012 scattino le nuove norme Uefa del «fair play» finanziario: ma «prima ci sarà una estate molto calda».
Ma la crisi che sta colpendo il calcio non risparmia altre discipline «nobili» in Spagna. Situazioni critiche si registrano anche nel basket, con Estudiantes, Joventut, Minorca, Valladolid e Granada che hanno sospeso i pagamenti e con l’Alicante a un passo dalla definitiva scomparsa.
Non è tutto: nel ciclismo, infatti, sono sempre di meno le prove inserite nel calendario professionistico e nella pallamano la crisi sta investendo persino la Ciudad Real, uno dei club più prestigiosi. Non va meglio nel volley, dove secondo Marca solo cinque squadre si sono iscritte ai campionati.