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Berlusconi: «Rifiuti, tocca di nuovo a me» E Bersani: il Pd propone un contro-piano. L’igienista Triassi: «Se non si tolgono i rifiuti, inagibili anche i quartieri»

BREVE RIUNIONE ALLA CAMERA CON COSENTINO E IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA CESARO. Il premier: «Dovrò pensarci io ancora una volta visto che il sindaco de Magistris in 5 giorni non c’è riuscito». L’allarme sanitarioIl direttore del Dipartimento di Igiene ospedaliera: «Tra 36 ore bisognerà chiudere gli esercizi commerciali»

NAPOLI – «Vedo che de Magistris non ce l’ha fatta in cinque giorni. Come sempre dovrò intervenire io». Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ritiene di dover scendere di nuovo in campo per risolvere la questione spazzatura in Campania. Se non si considerano le «crisette» succedutesi in questi anni, per il Cavaliere sarebbe la terza volta dopo l’apocalittica emergenza del 2008 e quella contemporanea agli scontri per la discarica di Terzigno nel novembre 2010. Il desiderio di occuparsene in prima persona sarebbe stata espressa al coordinatore del Pdl campano Nicola Cosentino, al numero uno della Provincia di Napoli Luigi Cesaro e al suo omologo avellinese, Cosimo Sibilia poco prima di entrare in Aula a Montecitorio.

DE MAGISTRIS: SI PUO’ FARE A MENO DEL GOVERNO – Luigi de Magistris ha affidato la «sintesi» della giornata ad un filmato sul suo canale You Tube: «I sabotaggi che stiamo subendo – ha detto – sono il segnale che stiamo toccando equilibri consolidati». «In questa situazione drammatica – prosegue – nonostante le difficoltà che stiamo incontrando, credo che attraverso la solidarietà all’interno della Regione si possa far fronte all’emergenza vissuta» dice riferendosi alla possibile trasferimento in siti diversi dalla provincia di Napoli. «Sono fiducioso che le altre istituzioni collaboreranno, ma se così non fosse, sindaco e vicesindaco proporranno un piano alternativo perchè a quel punto, una volta abbandonati da tutti, è nostro dovere trovare una soluzione in totale autonomia».

IL PD: POTERI SOSTITUTIVI A CALDORO – Alle parole del Cavaliere fanno seguito stretto giro quelle del leader del Pd, Pierluigi Bersani, e suonano come una contro-proposta rispetto all’intervento «muscolare» del premier per risolvere la crisi monnezza. Il progetto del partito democratico prevede che il decreto fissi sei mesi di stato di emergenza fino alla fine del 2011 e in questo lasso di tempo saranno regolati i trasporti extra regione dei rifiuti. Al contempo Bersani chiede che «il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro sia inchiodato alle proprie responsabilità con poteri sostitutivi immediati da parte del ministro dell’Ambiente». Tasto dolente: «In questi sei mesi occorrerà individuare le discariche in Campania».

SOLUZIONE MACCHIA SOPRANA? – Nel corso della breve riunione a Montecitorio, nel centrodestra si sarebbe discusso anche della necessità di attivare al più presto una discarica per sgomberare Napoli dall’ondata di rifiuti (3000 tonnellate a terra). Tra le ipotesi al vaglio si sarebbe prospettata anche la riattivazione della discarica di Macchia Soprana nel Comune di Serre, in provincia di Salerno, la stessa che suscitò dispute infinite nel 2007 tra l’allora ministro verde Alfonso Pecoraro Scanio e Guido Bertolaso, ex capo della Protezione civile. Un’ipotesi che fa venire i brividi al sindaco di Serre, Palmiro Cornetta, il primo a correre sulle barricate nei giorni caldissimi dell’emergenza 2007. Contattato dal Velino, Cornetta si dichiara pronto ad opporsi e afferma: «Noi abbiamo fatto la nostra parte per tutta la Regione Campania. La verità è che siamo punto e a capo perché non si è voluto ottemperare ai progetti. A chi e a cosa sono serviti 15 milioni di euro di fondi Fas che servivano alla mitigazione ambientale? Noi abbiamo riferito tutto alla magistratura ma questo sembra non risolvere il problema».

WWF: «LA DIFFERENZIATA IN CITTA’ SI FA E BENE» – Nel marasma, una voce controcorrente: a Napoli la differenziata si fa e anche molto bene. Naturalmente solo in pochi quartieri (in cui comunque vivono ben 130mila persone), ma con risultati eccellenti. «Con la raccolta porta a porta si supera la media del 66% di differenziata. Numeri sorprendenti, che arrivano al 90% nella zona di Bagnoli (leggi le statistiche)». il problema sarebbe la mancanza di impianti per il trattamento dell’umido. «Occorre colmare velocemente questo vuoto coi siti di compostaggio». Differenziata, compostaggio, rifiuti. Un déjà-vu.

«L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE SI DIMETTA» – E i consiglieri regionali del Pd Antonio Marciano e Corrado Gabriele all’unisono: «L’assessore Romano si dimetta». «Chi ha i poteri come il responsabile all’Ambiente deve esercitarli. Ai Presidenti delle Province spetta, di concerto con il governatore, stabilire quanti rifiuti stoccare e, soprattutto, dove sversarli. Ebbene, lo facciano senza più perder tempo, invece di scaricare tutta la responsabilità sulla Lega o sulla camorra, che comunque continua a lucrare sull’emergenza».

L’IDV: ECCO CHI BOICOTTA DE MAGISTRIS – «Sembra che Berlusconi finalmente abbia chiarito chi è contro il piano-rifiuti di De Magistris: il governo di centrodestra» commenta velenoso il consigliere regionale campano nicola Marrazzo (Idv). «Con la sua frase – prosegue – ancora una volta il Presidente del Consiglio sfrutta il dramma partenopeo, ponendosi come l’unico in grado di risolvere il problema dei sacchetti per le strade».

Alessandro Chetta

NAPOLI – Oltre duemila tonnellate di rifiuti per strada, un caldo che, durante il giorno, raggiunge temperature di 30 grandi, una puzza incredibile che fa assomigliare la città a una immonda discarica. La situazione dei rifiuti a Napoli è ormai vicina al collasso anche dal punto di vista sanitario, oltre che economico.

Con conseguenze gravi sulla vita civile e delle relazioni. L’allarme lo lancia Maria Triassi, docente di Igiene nell’Università Federico II, direttore del Dipartimento di Igiene ospedaliera. «Se entro 24-36 ore – dice la Triassi – con le temperature che stanno continuando a crescere, non sarà rimossa la spazzatura dalle strade di Napoli credo si possano creare gli estremi per la chiusura degli esercizi commerciali, dei ristoranti, delle rivendite alimentari e, addirittura, ritengo sia messa in pericolo l’abitabilità di alcuni quartieri della città e di alcuni comuni della provincia».

SERRANDE ABBASSATE – Già alcuni si sono mossi, alcuni esercizi commerciali hanno già tirato giù le serrande: «Chiuso per rifiuti», è scritto davanti ad alcune pizzerie del centro storico e dei Quartieri Spagnoli. Vedendo le foto, come dare loro torto?

Redazione online

La risposta del sindaco De magistris all’attacco del governo

Berlusconi: «Rifiuti, tocca di nuovo a me» E Bersani: il Pd propone un contro-piano. L’igienista Triassi: «Se non si tolgono i rifiuti, inagibili anche i quartieri»ultima modifica: 2011-06-23T00:05:05+02:00da
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