E’ il sesto Stato d’America a legalizzarli: giubilo al Village. Lady Gaga«Ce l’abbiamo fatta ragazzi»
NEW YORK – «Non riesco a smettere di piangere, ce l’abbiamo fatta ragazzi» è una Lady Gaga raggiante quella che commenta la decisione storica dello Stato di New York: venerdì notte è stata approvata la legge che riconosce il diritto al matrimonio omosessuale. Oltre alla nuova regina del pop ( e a Ricky Martin che ha dichiarato : «E’ ora di celebrare!!! Matrimonio uguale per i newyorchesi…è soltanto una questione di amore»), esplosioni di gioia hanno accolto il voto nei quartieri a forte concentrazione di omosessuali, in particolare il Greenwich Village, dove decine di attivisti erano riuniti dall’inizio della serata.
APPROVATO ANCHE DA QUATTRO REPUBBLICANI – All’esterno della sede del Senato (che si trova ad Albany, capitale dello stato a più di 200 km a nord di new York) decine di persone pro o contro le nozze gay manifestavano da una settimana, innalzando cartelli e gridando slogan. La legge era stata approvata la settimana scorsa dalla Camera dello stato. Al Senato il testo è stato emendato dai senatori repubblicani, introducendo un certo numero di eccezioni religiose. Alla fine è stato votato da 33 senatori (fra i quali 4 repubblicani) contro 29 (fra loro un democratico).
NUOVO PASSAGGIO – La norma dovrà essere riapprovata sabato dalla Camera nel suo testo emendato e quindi promulgata dal governatore Andrew Cuomo. Quest’ultimo ha fortemente voluto la legge e l’ha fatta presentare al parlamento statale. New York diventa, così, il sesto e il più popoloso Stato americano ad aprire alle nozze gay, dopo Iowa, New Hampshire, Massachusettes, Connecticut e Vermont.
Redazione online