Il miraggio collettivo era dovuto alle inondazioni. Un fenomeno che sta colpendo con violenza la Cina
MILANO – Il miraggio collettivo improvvisamente è diventato un gigantesco abbaglio. La città fantasma di Huangshan in realtà è sempre stata al suo posto, con le fondamenta ben piantate per terra. Non ha mai galleggiato nell’aria come qualche credulone aveva immaginato. O come qualche furbo imbonitore aveva tentato di far credere a tutti. Forse non c’era nemmeno un’esplicita malizia nella storia di grattacieli e abitazioni sospesi nelle nebbie, subito etichettati come un caso esemplare di «fata Morgana», il miraggio per cui interi tratti di terra (comprendenti o meno palazzi) possono essere «duplicati» in certe condizioni ambientali.
INONDAZIONI – Come molte persone avevano subito intuito la realtà è molto più semplice. Fumi e nebbie che circondano le case di Huangshan sono provocate dalle disastrose inondazioni in corso attualmente in Cina e che, finora, hanno provocato 178 vittime e nel complesso hanno danneggiato oltre 10 milioni di persone. Come dimostrano le foto pubblicate sul sito di Massimo Polidoro, un blogger appassionato di misteri, il fiume che attraversa la città ha travolto le abitazioni, creando l’effetto ingannatore. Complice l’evaporazione dovuta al calore. Altre immagini realizzate dal fotografo Auki Henry confrontano la planimetria aerea con le riprese delle case sospese nella nebbia. Forse anche una cattiva traduzione delle interviste agli abitanti, riprese nel filmato diffusosi rapidamente su internet, ha contribuito ad alimentare l’enorme bufala. Avviata a sgonfiarsi con la stessa velocità con cui si era gonfiata sulla rete.
Paolo Lorenzi