Informati Subito

Ischia, una bimba bocciata in prima elementare

Il caso in una scuola di Lacco Ameno, comune dell’«isola verde». I genitori: siamo stati abbandonati, ricorreremo al Tar.

NAPOLI – Assunta, bimba di sei anni di Lacco Ameno, figlia di una coppia di impiegati nel settore alberghiero sull’isola di Ischia, si era procurata nel primo quadrimestre delle sufficienze in molte materie, e anche qualche cinque in matematica e italiano. La piccola frequentava la prima elementare a Lacco Ameno, uno dei comuni dell’«isola verde»: gli insegnanti hanno deciso che non è matura per fare la classe successiva e dovrà ripetere la prima. Ma scoppia la bufera con il ricorso alla carta bollata e la minaccia, da parte dei genitori, di presentare un ricorso al Tar di Napoli.

LA PROTESTA DEI GENITORI – «La bambina – denuncia Maria, madre di Assunta – ha dei problemi e deve essere aiutata, ma è la scuola che doveva assegnarle un insegnante di sostegno. Sono andata spesso a protestare col dirigente perchè ho visto che la bambina era stata abbandonata in fondo alla classe. A lui ho anche raccontato dei disguidi personali con una delle maestre ma ciò – spiega ancora la donna – è accaduto perchè ho sempre ritenuto che mi stessero maltrattando la bambina».
La piccola era stata sottoposta a visita all’Asl, ma la dottoressa che l’ha controllata non ha riscontrato carenze di apprendimento. «La cosa più triste» – racconta ancora la madre al quotidiano isolano «Il Golfo» – è stata quella di aver dovuto dire alla piccola la verità. Quando ci ha chiesto se era stata promossa, io e mio marito ci siamo messi a piangere».

LA REPLICA DELLA DIRIGENTE SCOLASTICA – La dirigente scolastica, Maria Chiara Conti, ribatte punto su punto alle esternazioni della madre di Assunta: «Certamente la bambina non ha subito nessun maltrattamento psicologico. Il gruppo dei docenti che ha seguito la bambina è tra i migliori del plesso scolastico di Lacco Ameno e tra le maestre c’è n’è una, quella di italiano con 35 anni di servizio». «Inoltre – aggiunge la dirigente – i genitori erano stati avvisati della probabile bocciatura sin dal primo quadrimestre e tutte le strategie possibili per aiutare la bambina atte a evitare la bocciatura sono state adottate». «Dalla visita psicologica – sottolinea Conti – si è riscontrato che la bambina è sana e non ha alcun problema, e quindi non le spettava l’insegnante di sostegno: è solo una bambina immatura, che ha bisogno di più tempo per apprendere e quindi l’abbiamo aiutata a recuperare». «Se è stata bocciata – spiega la dirigente scolastica – l’abbiamo fatto per il suo bene, così avrà più tempo per imparare. Se le fosse stato permesso di andare in seconda avremmo complicato tutto perchè non avrebbe più avuto il tempo per il necessario recupero». La dirigente, quindi, esclude qualsiasi «accanimento» nei confronti della piccola e della famiglia, precisando che «i genitori sono stati avvisati sin dal primo quadrimestre che ciò potesse accadere». Maria Chiara Conti è ferma sulla questione blindando con la propria figura il modulo scolastico da critiche o azioni giudiziarie: «Se la scuola italiana riprendesse a bocciare alle scuole primarie al liceo non ci sarebbero tanti bocciati, anzi in molti non arriverebbero proprio al liceo», conclude. La bocciatura della piccola Assunta, tra poco, passerà al vaglio dei giudici amministrativi che dovranno decidere sulla liceità o meno di quella che per lei e i suoi genitori è un «brutto precedente difficile da digerire» che appare, invece, per i suoi insegnanti, addirittura un’azione benefica. A decidere sarà il tribunale amministrativo regionale.

IL PRECEDENTE – L’episodio richiama alla memoria un caso analogo accaduto tre anni fa all’istituto Giovanni XXIII di Vicenza. I bocciati avevano, come nel caso di Assunta, 6 anni, bambini di prima elementare. Una classe, dove è noto, non sono fissati obiettivi minimi categorici sotto il profilo puramente didattico. Anche in quel caso gli insegnanti decisero che «non ci fossero i presupposti per il recupero e che il tempo di maturazione dei due bambini richiedesse più tempo rispetto ai coetanei». Quindi li bocciarono.

Redazione online

Ischia, una bimba bocciata in prima elementareultima modifica: 2011-07-10T07:52:41+02:00da
Reposta per primo quest’articolo