LA TRAGEDIA E’ AVVENUTA SABATO A SAN PIETRO IN BELVEDERE, CAPANNOLI. Per gli inquirenti si tratterebbe di «un gesto volontario». La donna avrebbe sedato i figli e poi dato fuoco all’auto
L’auto carbonizzata (Ansa) |
PISA – Tre biglietti. Tre lettere per spiegare le sue ragioni. S. A., 40 anni fiorentina, secondo gli inquirenti non aveva accettato la separazione dal suo compagno, padre dei suoi bambini di 3 e 11 anni. Ed è per questo che ha deciso di farla finita, portando con sé i figli. Prima li avrebbe sedati, poi una volta in auto avrebbe incendiato l’abitacolo a San Pietro in Belvedere, nel comune di Capannoli. La conferma arriva dal sostituto procuratore che coordina le indagini dei carabinieri, il pm Antonio Giaconi: «Quelle lettere spiegano anche il movente e ci fanno ritenere che gli elementi raccolti convergano nell’ipotesi del gesto volontario». Non ci sono dunque ormai praticamente più dubbi sulla dinamica dei fatti: si è trattato di un omicidio-suicidio. Il padre dei piccoli non ha retto alla disperazione e quando è entrato nella casa vuota ha cominciato a urlare: «Non è possibile».
LA DINAMICA- Secondo le prime ricostruzioni fatte dagli inquirenti, la donna originaria di Firenze ma residente a Quattro strade di Lari (Pisa), non aveva accettato la separazione dal suo compagno e sabato ha deciso di farla finita. La fine della relazione è stata confermata anche dall’ex compagno, che era tornato a vivere a San Casciano Val di Pesa, nel lungo interrogatorio della scorsa notte. La donna, in preda a una crescente disperazione avrebbe prima sedato i figli e poi, dopo avere raggiunto la strada poderale alla periferia di Santo Pietro a Belvedere, avrebbe cosparso di benzina l’abitacolo della sua Bmw, si sarebbe sistemata sul sedile posteriore in mezzo ai suoi figli, li avrebbe abbracciati e appiccato il fuoco. Le ultime risposte scientifiche dovrebbero arrivare dall’autopsia e dagli esami tossicologici disposti dal pm e che saranno effettuati martedì prossimo. I tre biglietti sarebbero stati ritrovati a casa della donna.
LA FAMIGLIA – Il fratello della donna, intanto, ha portato tre rose rosse sul luogo del «suicidio». E un biglietto con scritto: «Sarete sempre tutti e tre nel mio cuore». L’uomo è stato uno dei primi testimoni ad arrivare vicino all’auto in fiamme, ieri pomeriggio, ha raccontato che c’era un estintore da auto buttato a terra. La procura di Pisa ha confermato questo elemento, spiegando che molto probabilmente potrebbe essere stata la donna a gettarlo fuori dall’abitacolo per non avere la tentazione di usarlo. Sabato notte il padre dei bambini si è recato nella casa, a Quattro strade, frazione di Lari (Pisa), dove viveva con l’ex compagna. Lì preso dalla disperazione ha cominciato a urlare: «Non è possibile». Il trentacinquenne, che gestisce una pasticceria a Prato, è andato nell’abitazione dopo aver lasciato la caserma dei carabinieri di Ponsacco dove è sentito a lungo dal pm Antonio Giaconi.
Redazione online