I PRECARI: «NESSUNA VIOLENZA SOLO SFOTTO’. Il ministro: «Mi contesteranno? È la democrazia. Ma vorrei ricordare che si tratta di un matrimonio».
| Brunetta e Titti (Di Vita) |
RAVELLO – E’ un Brunetta raggiante quello che sabato sera assiste al concerto dell’orchestra di Strasburgo seduto in prima fila accanto alla sua Titti. E’ la sua ultima sera da scapolo. E la trascorre accogliendo ad uno ad uno gli ospiti. Poi va in piazza a prendersi le pacche sulla spalla della gente di Ravello. Sorride a tutti e al telefono conferma: «Sì, sì, c’è Angelino, Maurizio, Fabrizio… sì, sì bello…». Poi ai cronisti precisa: « Mi contesteranno? E’ la democrazia. Ma ricordo loro che si tratta di un matrimonio». «Di chi contesta non parlo. E’ comunque il più bel giorno della mia vita» afferma la futura sposa, la interior design Tommasa Giovannoni. Nessun anticipo quindi delle nozze del ministro della Funzione pubblica per evitare la calata dei precari. Nei giorni scorsi, via web, si sono dati la voce per rovinare la festa al ministro. «Era impossibile spostare una macchina organizzativa di quel genere» afferma Secondo Amalfitano, il presidente di Formez Italia, ex sindaco di Ravello, che domenica alle 19.30 officierà con rito civile le nozze del ministro Renato Brunetta con Titti.
LA COPPIA – Renato e Titti, lui 61 anni, lei 48, sono habituè di Ravello, dove hanno una splendida villa di 200 metri (11 locali) e 600 metri di giardino che s’affaccia sulla costiera amalfitana. La sposa, alle sue seconde nozze, non vestirà di bianco. Il colore è top secret ma sarà firmato Versace. Lo sposo invece sarà in abito blu con panciotto, «perché mi dona» ha detto. Tra gli invitati, oltre ai colleghi Alfano, Cicchitto e Sacconi (quest’ultimi testimoni), ci saranno anche molti nomi di imprenditori: da Francesco Gaetano Caltagirone, ai Coin o i Flamini. Ma non mancheranno anche amici di vecchia data come Giuliano Segre e Laura Fincato, che non più tardi di tre settimane fa sono stati sposati dallo stesso Brunetta a Cortona. Sono attesi numerosi esponenti dell’esecutivo e colleghi di partito, come i ministri Paolo Romani, Raffaele Fitto e Mara Carfagna, fresca sposina anche lei. Grandi assenti: Tremonti e Berlusconi.
I PRECARI – Ma fra i presenti, non invitati, ci saranno anche i precari: su Facebook è circolato l’invito a organizzare la protesta contro il responsabile della Funzione pubblica. «Assediamo con i nostri corpi e la nostra voce le loro feste, diventiamo il loro incubo», è l’invito lanciato da un gruppo di cinque sigle, tra cui gli «Indignati Costa D’Amalfì», il «Comitato insegnanti» e «Ata precari Salerno» e varie associazioni a difesa di portatori di handicap che si autodefiniscono «l’Italia peggiore», citando con sarcasmo le parole rivolte da Brunetta a un gruppo di precari qualche settimana fa.
NO ALLA VIOLENZA – Alessandro D’Aria dei Cobas scuola Salerno spiega la filosofia della protesta: «Vogliamo dare vita a una contestazione fatta di sfottò e staccarci assolutamente da qualsiasi clima di violenza che stanno cercando di creare». D’Alia spiega che quantificare il numero dei partecipanti è difficile «dato che non sempre i numeri sulla Rete coincidono poi con quelli reali». Su Facebook il gruppo «Domenica 10 luglio l’Italia peggiore farà la festa a Brunetta» conta 925 membri. «Di sicuro – ha detto D’Alia – ci sarà un pullman che partirà da Salerno con a bordo 50 persone e un altro centinaio si stanno organizzando ad Amalfi attraverso la rete “Indignati costa d’Amalfi”».
I POLIZIOTTI – Fuori dal ricevimento di Ravello ci saranno anche le sagome di poliziotti pugnalati alle spalle, già apparse negli anni scorsi sul red carpet del Festival del cinema di Venezia e diventate un’icona della protesta del comparto sicurezza contro il Governo: contestazione a cura del sindacato indipendente di polizia-Coisp, che invita il ministro a «accettare di buon grado il loro regalo di nozze e guardandolo a ricordarsi che con gli esclusivi e costosissimi regali che Brunetta ha inserito nella sua lista nozze potrebbe pagare un terzo degli straordinari anche di quei colleghi che sono impegnati a difendere la sua preziosissima privacy».
NINO LUCA