Principali borse europee in flessione. La Borsa di Milano apre a -1,26%. Nuovo record dello spread tra Btp e Bund. Euro sotto pressione
MILANO – Partenza negativa per Piazza Affari, secondo le previsioni. Il primo indice Ftse Mib della giornata ha fatto registrare una flessione dell’1,26% per poi attestarsi attualmente intorno a -0,72%. Apertura negativa anche per le principali piazze europee ( Parigi cede lo 0,88%, mentre Francoforte lascia sul terreno lo 0,82%, Amsterdam perde lo 0,61% e Bruxelles lo 0,77%) con l’eccezione di Londra che faceva segnare inizialmente un rialzo dello 0,04% per poi cedere lo 0,12%.
LODO MONDADORI – Apertura in calo per i titoli legati alla galassia Fininvest dopo la sentenza del Lodo Mondadori che ha condannato la holding della famiglia Berlusconi a risarcire di 560 milioni la Cir di Carlo De Benedetti. Mediaset cede l’1,98%, Mondadori l’2,6%, Mediolanum l’1,72%.
Il titolo Cir dopo aver segnato in apertura un +3,24% è invece stato sospeso per eccesso di rialzo. Successivamente è stato riammesso e facendo segnare una crescita del 3,98%. Il titolo però cominciava a soffrire di una crisi di volatilità e veniva sospeso per eccesso di ribasso dopo aver fatto segnare un teorico -3,3%.
SPREAD – Ancora in difficoltà anche i titoli di Stato italiani. Il differenziale (spread) tra titoli di stato italiani (Btp a 10) e l’equivalente tedesco (Bund) ha toccato l’ennesimo record a quota 266 punti, in aumento del 9,18%: il rendimento del Btp decennale è salito al 5,40%. I decennali spagnoli hanno invece ceduto 15 punti base con lo spread che sale a 300, mentre quelli portoghesi ne hanno persi 13 con lo spread che sale a 1.167.
BENCHMARK – Venerdì il benchmark paneuropeo FTSEurofirst 300 ha chiuso in calo dello 0,8%, appesantito dai dati Usa sul mercato del lavoro. La borsa di Milano ha lasciato sul campo il 3,5%, con una combinazione di contrasti politici a Roma e timori sullo stato di salute del settore bancario ad accendere il nervosismo del mercato sulla possibilità che per la terza economia europea si profili lo stesso destino di Grecia e Portogallo.
INCERTE LE PIAZZE ASIATICHE – Apertura di settimana all’insegna dell’incertezza per Asia e Pacifico con l’indice d’area che cede quasi un punto e mezzo percentuale. I mercati restano, da una parte, sospesi tra i segnali di ripresa negli Stati Uniti e il raffreddamento della crescita in Cina e, dall’altra, guardano al Vecchio Continente con l’euro debole e i listini frenati dai timori innescati dal debito greco.
EURO SOTTO PRESSIONE – Euro ai minimi da due settimane su dollaro e franco svizzero in attesa della riapertura dei mercati obbligazionari, dopo che venerdì lo spread Btp-Bund è salito al nuovo record di 248 punti base, (record poi superato oggi) dando – secondo diversi operatori – un chiaro segnale del rischio di contagio della crisi finanziaria verso l’Italia. A conferma dell’emergenza, in attesa del vertice dell’Eurogruppo di lunedì a Bruxelles, il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy ha convocato una riunione d’urgenza con Trichet, Rehn, Barroso e Juncker per fare il punto sulla situazione debitoria europea. Ufficialmente si tratta solo di un incontro di coordinamento, ma secondo alcune fonti saranno proprio le vicende italiane di venerdì scorso al centro della discussione dei vertici delle istituzioni europee, preoccupate per un allargamento della crisi finanziaria.
Redazione online