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Manovra, via libera al Senato. Tremonti: « È il bene del Paese »

Voto di fiducia. Il ministro dell’Economia ringrazia Pd Idv e Udc per il senso di responsabilità. «La politica non sbagli più»

ROMA – Via libera del Senato alla fiducia sulla manovra. I sì sono stati 161, i no 135 e 3 gli astenuti. Il decreto legge passa ora alla Camera dove dovrebbe essere approvato definitivamente, con voto di fiducia, domani intorno alle 19.
«Chi fa una manovra come questa vuole il bene del Paese – ha detto il ministro dell’Economia Giulio Tremonti nel suo intervento – ma non ci può essere una politica italiana diversa da quella europea. La soluzione è politica o non è, è comune in Europa o non è. E la politica non può più sbagliare».

IL PAESE CI GUARDA – Il ministro dell’Economia ha ringraziato i senatori e in particolare le opposizioni che hanno permesso i tempi stretti del voto: « «Il paese ci guarda: siamo diversi certo ma non troppo divisi. Per questo sono orgoglioso di essere qui con tutti voi».

IL TITANIC – «Oggi in Europa c’è l’appuntamento con il destino: la salvezza non arriva dalla finanza ma dalla politica – ha detto ancora Tremonti – Ma la politica non può più fare errori» Anche perchè «è come sul Titanic: non si salvano neanche i passeggeri in prima classe».

IL PAREGGIO NELLA COSTITUZIONE – Per il ministro « è necessario introdurre in Costituzione la regola d’oro del pareggio di bilancio». Quest’ultimo, ha avvertito, «è un vincolo assoluto». «L’aggravarsi della crisi ha reso ancora più evidente la ragione politica di questo decreto – ha sostenuto Tremonti -. Oltre alle azioni già fatte in passato anche con il decreto sviluppo, la manovra contiene 16 nuove azioni per la crescita. Il bilancio pubblico lo si fa tutto per legge, il pil no. Servono decreti come questi e come altri. Certamente – ha aggiunto – si può fare di più, sentiremo tutti ma non si può dire, perché non è corretto, che non abbiamo fatto molto per lo sviluppo. Senza la tenuta conti – ha sottolineato – non ci sarebbe stato neanche il pil che c’è stato finora».

IL FORFETTONE – Tremonti è brevemente intervenuto nel corso delle dichiarazioni di voto per rispondere all’opposizione che chiede di togliere dal testo la norma che contiene il forfettone per i giovani imprenditori che non sarebbe coperta. Rivolto in particolare a Enrico Morando del Pd Tremonti ha affermato: «Lei ha presentato un caso che ha una sua consistenza ma non la consistenza materiale che lei ha presentato. Pensi però quanto ingiusto sarebbe eliminare la norma e quanto giusta invece sia per l’economia». Insomma la situazione – secondo il ministro – «è rimediabile»..

DRAGHI RICEVE BERSANI – Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, rientrato stamattina a Roma dal Medio Oriente ha fatto visita al governatore della Banca d’Italia e presidente in pectore della Bce Mario Draghi. Nulla è trapelato dal Partito Democratico sull’incontro svolto in via Nazionale e che ha avuto al centro i temi della la manovra e delle crisi del debito in Europa

ERRANI-«Lo squilibrio dei tagli proposti dalla manovra che gravano in modo insopportabile su Regioni e Enti locali, basti pensare che poco meno del 50% dell’intervento finanziario grava sui bilanci delle Regioni, rappresenta un’ingiustizia e necessita di un serio riequilibro»: lo ha affermato in una nota il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, secondo il quale «l’idea di dar luogo ad un vergognoso scaricabarile istituzionale non è certo praticabile».

DIMISSIONI – Per il ministro Franco Frattini in trasferta a Zagabria con il presidente Napolitano «è irricevibile» la domanda sulle eventuali dimissioni dell’intero governo dopo l’approvazione della manovra, mentre il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi ha escluso che a lasciare sia Tremonti.

Paola Pica

Manovra, via libera al Senato. Tremonti: « È il bene del Paese »ultima modifica: 2011-07-14T15:29:16+02:00da
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