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Inter, no alla revoca dello scudetto 2006 Abete: ma doveva rifiutare la prescrizione

LA DECISIONE. Calciopoli, la decisione del consiglio federale della Figc

ROMA – Il Consiglio federale della Figc, riunito a Roma, ha approvato la delibera in cui dichiara che non ci sono i presupposti giuridici per la revoca dello scudetto 2006 all’Inter. La delibera è passata con un voto contrario e due astenuti. Come già anticipato da alcune indiscrezioni, il Consiglio della federazione si è dichiarato «non competente».

ABETE: AVREI COMUNQUE DETTO NO ALLA REVOCA – A beneficio di quanti hanno criticato la linea della non decisione, il presidente della Figc Giancarlo Abete ha ribadito che avrebbe comunque deciso di non revocare il titolo assegnato all’Inter: «Non essendo esistito un atto amministrativo sull’assegnazione dello scudetto non poteva esserci una revoca. E comunque, a prescindere dall’esistenza o meno di un atto amministrativo, la mia proposta sarebbe stata quella di non revocare lo scudetto». Abete ha commentato la decisione presa nella conferenza stampa convocata al termine del Consiglio federale.

IL NODO DELLA PRESCRIZIONE – L’Inter ha ottenuto questo risultato favorevole grazie alla prescrizione dell’illecito sportivo ipotizzato sulla base di fatti emersi a carico della società milanese nel corso delle indagini di Calciopoli condotta dalla Procura di Napoli. Una serie di elementi probatori che gli inquirenti non hanno ritenuto penalmente rilevanti, ma che per la giustizia sportiva avrebbero potuto avere un destino diverso. «Mi sarei augurato una rinuncia della prescrizione da parte dell’Inter», ha sottolineato Abete durante la conferenza stampa.

I DUE ASTENUTI – I due consiglieri che non hanno partecipato al voto sono il presidente della Lazio, Claudio Lotito, e il presidente della Lega di serie B, Andrea Abodi. Il voto contrario è stato espresso invece dal consigliere Dante Cudicio, dell’Aiac (Associazione allenatori). Assente invece il presidente della Lega di Serie A Maurizio Beretta. Il presidente del Cagliari Massimo Cellino ha abbandonato la seduta in anticipo, non prima di aver dichiarato la propria adesione al documento presentato da Abete. Lotito ha spiegato di essersi astenuto perché a suo avviso «emerge una violazione di lealtà, quelli che sono i cardini del nostro ordinamento. Il presidente della Lega B Abodi non ha votato in modo dichiarato come ho fatto io, ritenevamo giusto non assumere posizione».

LA JUVENTUS ANNUNCIA AZIONI LEGALI – La Juventus ha annunciato in serata che non accetterà supinamente la decisione della Figc. La società bianconera, in una nota, ha fatto sapere che «intende far valere in ogni sede competente le norme internazionalmente applicabili» e che proseguirà «nel doveroso accertamento dei fatti e nella ricerca della parità di trattamento» e che «il management e i legali stanno procedendo alla valutazione dei danni economici che tali comportamenti possano aver cagionato». Nella mattinata di lunedì, inoltre, una ventina di tifosi bianconeri hanno inscenato una protesta fuori la sede romana della Figc di via Allegri per protestare contro la decisione del Consiglio Federale. Cori e urla contro il presidente federale, Abete e contro il presidente della Lazio, Lotito.

Redazione online

Inter, no alla revoca dello scudetto 2006 Abete: ma doveva rifiutare la prescrizioneultima modifica: 2011-07-19T00:55:39+02:00da
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