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Pressioni sulla Rai per «Annozero». Berlusconi indagato anche a Roma

L’INCHIESTA DI TRANI TORNA ALLA PROCURA DELLA CAPITALE. Archiviate le accuse di concussione e minacce resta in piedi l’ipotesi di abuso di ufficio

Berlusconi con il suo avvocato Niccolò Ghedini (Ansa)

ROMA – Berlusconi indagato a Roma per abuso d’ufficio. I fatti si riferiscono alle pressioni esercitate nel 2009 dal premier sulla Rai e sull’AgCom per sospendere la trasmissione Annozero. Partita da Trani, transitata per il Tribunale dei Ministri, è ora alla Procura di piazzale Clodio l’indagine sulle pressioni esercitate dal premier. L’iscrizione nel registro degli indagati arriva infatti a seguito della decisione del Tribunale dei Ministri di restituire per competenza il fascicolo alla Procura di Roma.

LE 18 TELEFONATE SOTTO PROCESSO – Questo perché Berlusconi avrebbe telefonato all’ex commissario all’Agcom Giancarlo Innocenzi e all’ex dg della Rai Mauro Masi non da presidente del Consiglio, ma da privato cittadino. Nell’interpretazione dei magistrati, insomma, durante le 18 telefonate intercettate dagli inquirenti, e finite poi agli atti dell’inchiesta, Berlusconi non esercitava le funzioni di premier. Sia Masi che Innocenzi sono inoltre indagati con Berlusconi per lo stesso reato.

ARCHIVIATA L’ACCUSA DI CONCUSSIONE – Il collegio speciale per reati ministeriali ha inoltre ritenuto che non sussiste l’accusa di concussione ai danni di Innocenzi e quelle di «minacce ai danni dell’AgCom», come inizialmente ipotizzate dalla Procura di Trani. Su queste due fattispecie il tribunale ha indicato l’archiviazione della posizione del premier, e pare che la procura di Roma ha recepito il parere non vincolante del tribunale dei ministri. Resta invece l’ipotesi di abuso d’ufficio per tutti e tre i protagonisti della vicenda. A questo punto i pm romani dovranno decidere se concludere l’attività istruttoria con il deposito degli atti, attività che prelude la richiesta di rinvio a giudizio, o formalizzare al gip una richiesta di archiviazione.

PER GHEDINI SI VA ALL’ARCHIVIAZIONE – «Il Tribunale dei Ministri ha archiviato tutte le accuse originariamente mosse proprio al Presidente Berlusconi». Afferma in una nota Niccolò Ghedini, parlamentare Pdl e avvocato del premier. «Si deve ricordare infatti – aggiunge il legale – che l’indagine era iniziata a Trani con grande clamore mediatico transitando poi a Roma con le accuse di concussione, minaccia a corpo amministrativo e oltraggio a corpo amministrativo basandosi su alcune telefonate intercorse fra il Presidente Berlusconi e Innocenzi componente dell’Agcom. Il Tribunale dei Ministri – ricorda Ghedini – dopo aver esperito le indagini ha ritenuto la totale insussistenza di tutti questi reati provvedendo all’archiviazione». Ghedini però ammette che resta in piedi un’ultima accusa : «Ma il tribunale ha ipotizzato che in linea astratta nei fatti accaduti potrebbe individuarsi un abuso d’ufficio non di sua competenza pur dando atto che nessuna interruzione concreta delle trasmissioni mai vi è stata. Si tratta quindi di un’ipotesi residuale – conclude – per la quale il Tribunale dei Ministri si è ritenuto incompetente funzionalmente e che la procura di Roma certamente non tarderà ad archiviare».

L’USIGRAI PRONTA A COSTITUIRSI PARTE CIVILE – Il processo non è ancora partito, non è ancora certo che partirà, ma il sindacato dei giornalisti Rai, l’Usigrai, è molto attento a quanto sta accadendo a piazzale Clodio: «Si mette in moto una sorta di possibile processo al sistema del conflitto di interessi, che sta strangolando la Rai e la democrazia. Seguiremo passo dopo passo le diverse vicende giudiziarie che hanno un comune denominatore e un evidente soggetto leso: il servizio pubblico radiotelevisivo, i suoi abbonati ovvero i cittadini, i suoi dipendenti». Le dichiarazioni di Carlo Verna, segretario dell’Usigrai, sono del resto il frutto delle polemiche attorno alla Rai e ad alcune sue trasmissioni di punta come Annozero, Report, Che tempo che fa, Vieni via con me e Parla con me. «Laddove possibile l’Usigrai chiederà la costituzione di parte civile», annuncia Verna, aggiungendo che il sindacato dei giornalisti Rai non sottoscriverà la transazione che è parte della definizione consensuale del rapporto di lavoro tra Rai e Santoro.

Redazione online

Pressioni sulla Rai per «Annozero». Berlusconi indagato anche a Romaultima modifica: 2011-07-20T00:59:13+02:00da
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