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Usa, negoziati in salita sul debito

Si dimette il portavoce della camera il repubblicano John boehner. Per la prima volta Obama ammette la possibilità del default, ma si dice «fiducioso»

WASHINGTON – Le negoziazioni fra il presidente Barack Obama e lo speaker della Camera, John Boehner (repubblicano) si sarebbero rotte su un ampio piano di riduzione del deficit e del debito, con Boehner che si è ritirato. I repubblicani insistono ancora affinchè la modifica non comporti aggravi di carattere fiscale. E la risposta dell’inquilino della Casa Bianca non si è fatta attendere: I repubblicani «possono dire sì a qualcosa» sul debito? Il presidente Barack Obama, sottolineando che gli americani sono «esasperati» dall’incapacità del Congresso di agire. Il presidente – ha replicato Boehner a stretto giro di posta a Fox News – «non vuole fare quello che è necessario per risolvere i nostri problemi».

LE CONSULTAZIONI – Il presidente Barack Obama si sta consultando con il segretario al Tesoro Timothy Geithner sull’impatto di un mancato aumento del tetto del debito sull’economia. Ma ha precisato che «è importante aumentarlo, non ci sono alternative». È la prima volta che Obama parla della possibilità del fallimento: se succedesse, ha aggiunto, «a quel punto dovremo fare aggiustamenti». Il presidente ha comunque continuato dicendo che il tetto del debito sarà alzato entro il limite del 2 agosto ed è fiducioso che il default sarà evitato. Ed è «pronto ad assumersi la responsabilità di aumentare il tetto del debito se il piano McConnell» sarà approvato.

Redazione online

Usa, negoziati in salita sul debitoultima modifica: 2011-07-23T15:37:45+02:00da
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