Dopo il 3-0 del ManCity sull’Inter. «Mi mancano la mia famiglia e i miei amici». Ipotesi Milan, ma i rossoneri devono prima cedere Cassano
MILANO – Il solito Balotelli. Dieci giorni dopo la sciocchezza del colpo di tacco, la domenica del calcio è tutta sua. Prima per il gol che apre le danze nel 3-0 con cui il City manda in crisi le (poche) certezze della nuova Inter. Poi per le parole, come sempre sincere al limite dell’ingenuità, che regala a fine partita a proposito del suo futuro, e del suo presente.
«MANCHESTER NON MI PIACE» – «A Manchester non sto bene, non mi piace la città. Con il mister e i compagni tutto bene, ma la città non è di mio gusto», ha dichiarato SuperMario ai microfoni di Sky Sport. «Se mi manca Milano? No, mi manca casa mia, Brescia non Milano. Mi mancano la mia famiglia, i miei amici. Posso pensare a questa esperienza come una crescita a livello personale. Se rimango al City fino a fine contratto? Non lo so, adesso sono qui, poi vedremo. Il Milan? È una grande società, un giorno se ne potrà parlare, ma magari anche dell’Inter», ha concluso aprendosi in uno dei suoi rari sorrisi.
SUBITO AL MILAN? – La saudade di Balotelli rilancia subito le speculazioni di mercato, riportando d’attualità l’idea di un suo arrivo immediato a Milanello, fermo restando che l’idea di un ritorno ad Appiano sembra invece al momento fantamercato. Il Milan è ipotesi suggestiva, di certo plausibile, ma al momento complicata. I campioni d’Italia, che oltre a un Mister X cercano un giocatore in grado di aggiungere peso e centimetri all’attacco, sono sicuramente interessati, ma devono prima trovare un acquirente per Cassano. Impresa non facile: l’ipotesi Genoa rimane in piedi, ma Preziosi deve fare i conti con un ingaggio che è fuori dagli standard del club ligure, e con la volontà del giocatore: sarà disposto ad accasarsi a Marassi, tradendo definitivamente i suoi ex tifosi blucerchiati? Forse sì, pur di riconquistare l’unica maglia che davvero gli interessa, quella azzurra.
GLI INTRECCI COL CASO TEVEZ – Se anche sistemasse Cassano, poi, il Milan dovrebbe ovviamente fare i conti con il City. Mancini è disposto a far partire il suo (ex?) pupillo solo a patto di convincere Tevez a restare (complicato), o di trovare sul mercato un sostituto all’altezza. Che difficilmente potrà essere Eto’o. L’Inter farà il possibile per trattenere il camerunense, l’unico che Moratti considera quasi incedibile. A meno che non sia il giocatore stesso a chiedere con forza il trasferimento: a quel punto, il presidente nerazzurro ancora una volta non farebbe resistenza, ma ha già fatto sapere ai dirigenti inglesi che non accetterà uno scambio alla pari con Tevez. In caso, serve un conguaglio. Piuttosto, prende piede in casa interista l’idea di inserire, nella trattativa per l’argentino, Maicon. Soprattutto dopo che il brasiliano ha di fatto rifiutato di anticipare il rientro dalle vacanze per sostituire, in vista della Supercoppa, l’infortunato Nagatomo (a Pechino arriverà Zanetti). Per ora insomma rimangono quelle parole di Balotelli, mai così deciso nell’esprimere il suo malessere per l’attuale sistemazione. Rimane un mese per capire se dalle parole si passerà ai fatti.
MILAN, PER FABREGAS NON SI PUÒ ASPETTARE – Il Milan per ora ha altre priorità, legate al centrocampo. Novità importanti arrivano dall’Inghilterra. Wenger, allenatore dell’Arsenal, ha di fatto lanciato il suo ultimatum su Fabregas: «O firma con un’altra squadra entro 3-4 giorni oppure resta con noi. Non ci sono altre soluzioni», ha dichiarato domenica al termine dell’amichevole tra i Gunners e i New York Red Bulls. Un messaggio lanciato in primis al Barcellona, che continua a inseguire Fabregas, ma non sembra troppo intenzionato ad alzare l’offerta di 37 milioni, a maggior ragione vista l’esplosione del giovane Thiago Alcantara in questo primissimo scorcio di stagione. Ma è un avvertimento anche per il Milan, che non può aspettare gli ultimi giorni di mercato per sperare nel colpo a costi ridotti.
LE ALTERNATIVE: KUCKA E AQUILANI – Si continua quindi a lavorare sulle alternative. Scendono le quotazioni di Montolivo, perché la Fiorentina non vuole concedere sconti: servono almeno 10 milioni per avviare la trattativa, o serve convincere ancora Cassano ad accettare lo scambio abbassandosi sensibilmente lo stipendio. Salgono quelle di Kucka, sempre nell’ambito di un possibile trasloco in Liguria di Fantantonio, e soprattutto quelle di Aquilani. L’accordo tra l’ex romanista e la Fiorentina è saltato, per l’insistenza del club viola sull’idea di un prestito con diritto di riscatto, poco gradita al giocatore. Il Milan sarebbe invece disposto all’acquisto a titolo definitivo, anche se sembra difficile che il Liverpool possa accettare un’offerta inferiore ai 10 milioni: Aquilani insomma costa almeno quanto Montolivo, e guadagna di più (3,6 milioni contro 1,1). Dicono però che gradirebbe a tal punto il passaggio in rossonero da esser pronto a ridursi l’ingaggio. E ad Adriano Galliani l’idea sembra non dispiacere. In partenza dall’aeroporto della Malpensa in direzione Pechino per la Supercoppa italiana di sabato 6 agosto, l’amministratore delegato del Milan lo ha definito «un discorso possibile. È una mezzala sinistra con le caratteristiche che cerchiamo e quindi, come altri giocatori dello stesso ruolo, ci può interessare», ha ammesso Galliani. No comment invece alla trattativa da fantacalcio tra Milan, Inter e Genoa che porterebbe Cassano in Liguria e Thiago Motta in rossonero: «In effetti un giocatore del Milan c’è in questo giro, ed è Cassano. Il suo futuro al Genoa? Vedremo, se chiederà di essere ceduto vedremo il da farsi. Ma se non lo farà, resterà con noi», ha concluso l’a.d..
Le visite mediche di Vucinic a Torino (LaPresse/Ferrari) |
JUVE, DOPO VUCINIC CACCIA A UN ESTERNO – Prime foto a Torino per Mirko Vucinic, arrivato domenica sera nel capoluogo piemontese per sottoporsi, lunedì, alle visite mediche. Il mercato bianconero si concentrerà a questo punto sugli ultimi due obiettivi: un centrale di difesa, e un esterno sinistro. Lugano e Alex sono i due candidati del momento per il primo ruolo, con l’uruguaiano ancora favorito, anche se la trattativa è in stallo vista la difficile situazione del Fenerbahce, coinvolto nello scandalo scommesse turco. Il brasiliano del Chelsea costa di più, sugli 8 milioni, ma sembra non rientrare nei piani di Villas Boas, il che potrebbe portare a uno sconto. Per la fascia sinistra, invece, tornano in auge le voci che coinvolgono Nani del Manchester United, potenzialmente in esubero a Manchester dopo l’arrivo di Ashley Young. Non costa poco, sui 25 milioni, ma è anche vero che la Juve potrebbe investire in questa operazione parte dei milioni (circa 15) risparmiati comprando Vucinic invece di Rossi. Le alternative sono Vargas, con la Fiorentina che chiede sui 15 milioni, e soprattutto Diego Perotti del Siviglia: piace molto a Conte, per caratteristiche, età e passaporto (comunitario), ma piace molto anche al presidente degli spagnoli, che dopo qualche tentennamento sembra averlo inserito nella lista degli incedibili. Marotta, che lo segue da qualche settimana, farà un ultimo tentativo, con un’offerta sui 10-12 milioni, prima di concentrarsi su altri obiettivi.
Guido Guenci