Il comandante della Bersagliere: «A bordo massima serenità, proseguiamo la missione». Tripoli conferma. La Russa: «È totalmente da escludere che l’obiettivo del razzo fosse la nostra unità».
ROMA – Un missile lanciato dalla Libia ha sfiorato mercoledì mattina la Bersagliere, nave della Marina militare italiana che incrocia a largo delle coste libiche. L’episodio, avvenuto intorno alle 10 e 40, ora italiana, è stato confermato da Ignazio La Russa. «A due chilometri dalla fregata Bersagliere è stata riscontrata la traccia di un missile», ha detto il ministro in mattinata durante una conferenza stampa alla Camera. Nel pomeriggio, poi, il titolare della Difesa ha voluto escludere in modo categorico che l’unità italiana fosse l’obiettivo del razzo. «Non bisogna creare allarmismi – ha spiegato – perché il razzo è caduto lontanissimo dalle coste italiane, ma vicino alla costa di Misurata» e perché «non poteva essere un missile».
«LA NAVE SI È SPOSTATA PER PRUDENZA» – Non ci sono stati danni alla portaerei e all’equipaggio, aveva già spiegato La Russa. «Non ci sono motivi di preoccupazione», aveva comunque aggiunto il titolare della Difesa specificando anche che «per prudenza» la Bersagliere si è spostata più al largo mantenendosi in sicurezza. Dopo il missile caduto a circa 1,5 chilometri da una nave della marina italiana, le unità della Nato proseguono la loro missione nella zona di pericolo per individuare gli obiettivi militari che continuano a minacciare il popolo libico. Questa la reazione dell’Alleanza Atlantica all’episodio che ha coinvolto l’unita Bersagliere della marina italiana che sta proseguendo la sua missione.
MISSILE VISTO OTTICAMENTE – Il missile sparato dai libici è stato «visto» partire dagli strumenti di bordo di cui è dotata la nave Bersagliere della marina italiana. A confermarlo il comandante, il Capitano di Fregata Gennaro Falcone giunto con la sua unità solo da tre giorni nella zona di operazioni della Unified Protector. Il 30 luglio, infatti, nave Bersagliere ha dato il cambio alla fregata Euro. L’unità dispone di un equipaggio di 185 persone. È un pattugliatore, la sua sigla è F 584. È stata varata nel 1985, è lunga 113 metri e larga 11. «È andato tutto bene – rassicura il comandante Falcone -: abbiamo avuto una breve acquisizione radar del missile, poi siamo passati all’osservazione ottica e abbiamo attuato con successo le manovre evasive previste in questi casi. Quindi ci siamo portati da dieci a venti miglia, fuori dalla portata di un eventuale pericolo. La nave, in ogni caso, è stata sempre in sicurezza e quindi la nostra missione continua secondo la pianificazione».
LE REAZIONI DA TRIPOLI – Il portavoce del governo libico, Mussa Ibrahim, ha rivendicato il lancio del missile contro la nave italiana Bersagliere, mercoledì al largo delle coste libiche. Lo riferisce la Cnn. «Abbiamo sorprendenti capacità che non abbiamo ritenuto necessario usare», ha detto Mussa: «Il nostro esercito è ancora molto forte. Non abbiamo ancora usato la nostra vera potenza militare». Il portavoce, riferisce ancora la Cnn, ha poi negato che le capacità militari delle forze pro-Gheddafi siano ridotte al 20%, liquidando le stime della Nato con una battuta: «Se fosse veramente al 20% cosa sarei a fare qui?»
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