Milano volatile, il timore di una seconda nuova recessione incide sulle borse. Dopo l’ondata di vendite, il parziale recupero sulle principali piazze europee. Wall Street apre in positivo
MILANO – Si è rivelato effimero il rimbalzo in apertura delle borse europee. Perchè i mercati finanziari di tutta Europa sono scivolati nel panico a due ore dell’apertura della seduta, con Londra che ha fatto segnare -5,40%, Parigi -3,26% e Francoforte -5%. Poi sono tornati gli acquisti, che hanno mitigato le pesanti vendite di inizio giornata. Ma al giro di boa Piazza Affari è tornata in territorio negativo a un’ora dall’apertura di Wall Street. Il Ftse Mib cede l’1% a 15.488 punti, Ftse All Share -0,96%, Ftse Star -0,18%. Intanto le operazioni della Bce sul mercato secondario alleviano le tensioni sul mercato dei titoli di stato. Lo spread tra i Btp decennali e i bund tedeschi è sceso a 277 punti dopo essere tornato ieri sopra quota 300 mentre quello dei decennali spagnoli è a 266 punti. Il rendimento dei Btp italiani cala al 5,12%.
I TITOLI – Invertono la rotta alcuni titoli bancari che a metà seduta avevano fatto respirare gli indici milanesi: Unicredit cede l’1,12%, Intesa Sanpaolo, prima in rialzo di oltre 6 punti percentuali, ora segna un guadagno dello 0,6%. In rialzo Banco Popolare, +1,3%, gira in negativo Mps, -0,15%. I titoli industriali, precedentemente colpiti dalle vendite e da numerose sospensioni dalle contrattazioni per eccesso di ribasso, ora sono contrastati. Fiat recupera e segna un rialzo di circa 3 punti percentuali (+2,75%), Fiat Industrial -0,37%, Exor +1,51%, Autogrill -1,55%, Pirelli +1,24%, Telecom in deciso calo del 4,42%. Fra gli assicurativi FonSai cede l’1,94%, Generali -1,44%.
DALL’AMERICA – Avvio di seduta in recupero invece a Wall Street, parziali rimbalzi dopo le cadute a precipizio di lunedì: alle prime battute il Dow Jones guadagna 63,42 punti, pari al più 0,59 per cento, il Nasdaq sale di 46,04 punti, più 1,95 per cento, lo Standard & Poor’s 500 sale di 9,46 punti, più 0,85 per cento. Lunedì il Dow Jones aveva siglato la seduta con il peggior calo da fine 2008: 634,76 punti pari al -5,55 per cento.
LA CORSA DELL’ORO – Oro sempre sugli scudi per la paura di una nuova caduta in recessione a livello mondiale. Nel corso della mattinata in Asia il metallo giallo ha toccato il nuovo record di 1.772,09 dollari/oncia, sotto la spinta della forte domanda di quegli investitori che cercano rifugio a scapito dei mercati più a rischio perchè correlati all’andamento dell’economia. Ennesimo record anche del franco svizzero sul biglietto verde e sull’euro: la divisa elvetica ha toccato il nuovo massimo di 73,63 centesimi per dollaro per poi ripiegare attorno a 74,26.
L’ASIA –Tutte le piazze asiatiche hanno chiuso in ribasso dopo il crollo di Wall Street, con il Dow Jones e il Nasdaq che nella giornata di lunedì hanno chiuso ai minimi dal 2008. Il downgrade sul rating americano ha esteso la paura sui mercati. La Borsa di Tokyo sui minimi degli ultimi cinque mesi: dall’inizio dell’anno ha accumulato una perdita di oltre il 15%. Ancora peggio il listino di Hong Kong: l’indice di riferimento Hang Seng in tarda mattinata era in ribasso di oltre il 7%.
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