L’ESAME IN COMMISSIONE A PARTIRE DAL 22 AGOSTO. Schifani convoca l’assemblea per la presentazione del ddl. Prime indiscrezioni sulla Relazione Tecnica
ROMA – La manovra finanziaria viene presentata mercoledì al Senato. Il presidente Renato Schifani ha convocato l’assemblea per mercoledì pomeriggio, alle ore 16.30: per la presentazione del ddl di conversione del decreto sulla manovra economica. Successivamente, il provvedimento passerà alle commissioni Affari costituzionali e Bilancio di Palazzo Madama, che inizieranno l’esame del ddl a partire da lunedì 22 agosto. Intanto l’agenzia Ansa riporta le prime indiscrezioni sulla Relazione tecnica.
RENDITE FINANZIARIE – La norma che armonizza la tassazione delle rendite finanziarie al 20%, con esclusione dei titoli di Stato, porterà nelle casse dello Stato a regime 1.919 miliardi di euro. Tenendo conto delle «minori ritenute da scomputare ai fini delle imposte sui redditi», il gettito arriva per la precisione a 1.942 milioni. Per il 2012 e il 2013 il gettito è però di 1.494 e 1.724 milioni di euro. Poi dal 2014 la norma entra a «regime».
TFR – Lo slittamento dell’erogazione del tfr per gli statali, che scelgono il pensionamento anticipato, interesserebbe «circa 19.000» lavoratori nel 2012. Per i pensionamenti di vecchiaia, la cui indennità di buonuscita slitta di sei mesi, il numero degli interessati va invece da 16.500 a 35.000, «tenendo conto che una parte dei soggetti in esame manifesta la propensione di accedere al pensionamento successivamente alla maturazione dei requisiti minimi».
CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA’ – Il contributo di solidarietà, esteso ai privati, porterà nelle casse dello Stato 3.817,4 milioni di euro in tre anni. È quanto risulta dalla Relazione Tecnica al provvedimento secondo la quale il gettito aggiuntivo sarà di 674,4 milioni nel 2012, 1.557 nel 2013 e 1.586 nel 2014. «Poichè il contributo è deducibile dal reddito complessivo – si spiega nella Relazione in possesso dell’ANSA – per ottenere il corrispondente gettito Irpef annuo netto occorre tener conto dei relativi effetti fiscali che sono stimati in circa -1.172 milioni di euro di Irpef e -35 e -12 milioni di addizionale regionale e comunale».
SOPPRESSIONE MINI-ENTI – La norma della manovra che abolisce gli enti con meno di 70 addetti non ha una deroga, come invece un precedente provvedimento analogo, per gli enti di ricerca. È quanto emerge dalla Relazione Tecnica al provvedimento che esplicitamente afferma: «La soppressione interesserebbe anche gli enti di ricerca».