Negative anche Francoforte, Londra e Parigi. Spread e oro in rialzo
MILANO – Dopo un giovedì nero, anche il venerdì si prospetta negativo. Piazza Affari parte in ribasso, con l’indice Ftse Mib che in apertura lascia sul terreno lo 0,38% a 15.913 punti e dopo meno di un quarto d’ora è già sotto di 1,91 punti, dopo un’ora a meno 3 . In rosso anche l’All Share e l’indice Star. Non vanno meglio Francoforte, dove il Dax30 scivola del 3,51% e Parigi (-3,62%), mentre Londra limita di più le perdite (-1,11%). Diversi titoli sono stati sospesi dalle contrattazioni per eccesso di ribasso come Fiat (-5%), Fiat Industrial (-8%), Exor (-5,29%), Unicredit (-5,29%), Lottomatica (-4,85%).
LA ZAVORRA DELLE BANCHE – Sono in particolare i titoli bancari ad essere considerati la zavorra della borsa. Intesa Sanpaolo cede il 4,26% a 1,145 euro, male Mps a 0,4398 (-2,355), mentre Banco Popolare perde l’1,92% a 1,177 euro e Ubi Banca lascia sul terreno l’1,18% a 2,674 euro. Invariata Mediobanca a 6,30 euro, unico titolo positivo del settore Bpm a 1,536 euro (+0,20%).
BORSE ASIATICHE– Nella notte franano le borse asiatiche. Il mercato teme per la ripresa degli Stati Uniti e che la crisi del debito in Europa si diffonda. Intanto i futures sugli indici europei e americani sono in ribasso. L’indice di riferimento della regione Asia Pacific Index perde il 3,2 per cento. «C’è una totale mancanza di fiducia nella capacità dei responsabili politici di disinnescare la situazione» commenta un gestore. L’euro attorno alle ore 8,00 italiane perde lo 0,22% sul dollaro a 1,4295/00 dalla chiusura ieri a 1,4326 dollari. Pesanti cali di tutti gli indici: da Tokyo (-2,11%) a Seul (-5,66%), da Hong Kong (-2,82%) a Shanghai (-1,6%), da Sydney (-2,8%) a Manila (-1,4%), a Mumbai (-1,9%).
SPREAD E ORO IN RIALZO – I titoli di Stato italiani dopo aver aperto a 287.29. si collocano sopra i 290 punti. Lo spread fra il Bund tedesco e i Btp si attesta a 291.44 punti, comunque in rialzo. Nel frattempo, non sembra conoscere soste la corsa dei prezzi dell’oro che stamane a Londra ha toccato un nuovo record di 1.863 dolllari l’oncia dopo aver toccato un picco di 1.867. Un incremento, ancora una volta, legato alle crescenti preoccupazioni per l’economia internazionale: dai rinnovati timori di recessione alla crisi del debito in atto.
E LE BANCHE CENTRALI COMPRANO BTP – «Confermiamo che sono avvenuti acquisti da parte delle banche centrali, concentrati prevalentemente sul tratto a 10 anni», spiega un operatore italiano. Il rendimento sul Btp decennale italiano , su piattaforma Tradeweb, tiene sotto la soglia del 5%, al 4,96% alle 11,45 italiane.
L’indice della borsa di milano ore 12:00
Redazione online