La riunione. La Lega ribadisce il no al ritocco della previdenza. Calderoli: «Ridurre il taglio agli enti locali»
Umberto Bossi con Roberto Cota (Cavicchi) |
MILANO– Le pensioni non si toccano e bisognerà ridurre il taglio agli enti locali. Questo è quanto stato deciso dalla segreteria della Lega riunita in via Bellerio. È il ministro alla Semplificazione, Roberto Calderoli, a spiegare l’esito dell’incontro che è durato circa due ore.
I PUNTI- La nota si divide in tre punti che il Carroccio intende presentare come proposte alla manovra. «1) Le norme relative alla previdenza contenute nel decreto legge 138 sono idonee e non suscettibili di modifica vista l’intesa raggiunta a riguardo tra Umberto Bossi e Silvio Berlusconi. 2) L’assoluta necessità di un ridimensionamento dell’intervento sulle autonomie locali. 3) Una proposta incisiva ed equa per sconfiggere la grande evasione fiscale e conseguentemente reperire risorse per lo sviluppo del Paese».
I PRESENTI- Alla riunione della segreteria politica, iniziata dopo le 12, hanno partecipato, oltre a Bossi, Calderoli e Maroni, anche i governatori di Piemonte e Veneto, Roberto Cota e Luca Zaia, il capogruppo al Senato, Federico Bricolo, i segretari di Lombardia, Veneto ed Emilia, Giancarlo Giorgetti, Gian Paolo Gobbo e Angelo Alessandri, la responsabile federale degli Enti Locali, Maria Piera Pstore e il capogruppo leghista al Parlamento europeo, Francesco Maria Speroni. Assenti il capogruppo alla Camera, Marco Reguzzoni, e la vicepresidente del Senato Rosi Mauro.
Redazione online