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Berlusconi incontra Jibril: «Pronti 350 milioni di euro per l’emergenza»

VERTICE IN PREFETTURA A MILANO. Tra le altre misure aiuti per formazione militare, scuole e sanità. L’Eni fornirà gratuitamente gas e carburanti

MILANO – Fondi di stato libici sbloccati dalle banche italiane e una tranche di 350 milioni di euro pronti da consegnare al nuovo stato libico per far fronte all’emergenza. È quanto ha garantito il premier Silvio Berlusconi al presidente del Consiglio nazionale transitorio libico Muhamad Jibril, dopo l’incontro di giovedì in prefettura a Milano Al vertice ha partecipato anche l’amministratore delegato di Eni Paolo Scaroni.

SBLOCCATI I FONDI DI STATO – Una prima tranche di 350 milioni di fondi di stato libici «scongelati» dalle banche italiane per sopperire all’emergenza (raccolta di armi e corpi dalle strade e servizi principali per la popolazione) la creazione di un comitato d’accordo tra i due Governi (leader sarà Franco Frattini) . E ancora la fornitura gratuita da parte dell’Eni di gas e carburanti alla popolazione libica, mentre verrà garantito un supporto nella formazione e nella sanità, nonchè nell’addestramento militare. È quanto accordato tra Silvio Berlusconi e il primo ministro del Cnt libico Muhamad Jibril. «La battaglia di Tripoli è ancora in corso – ha detto Jibril – ma la Libia deve pensare al suo futuro. E gestire l’emergenza: abbiamo bisogno di un aiuto urgente, ci sono persone che non ricevono uno stipendio da mesi. Nel caso in cui il Cnt non riuscisse a fornire i servizi base e a pagare gli stipendi, si andrebbe in contro al fallimento del Consiglio transitorio e quindi all’intero processo di stabilizzazione del Paese».

LA RICOSTRUZIONE – Il primo ministro del Consiglio nazionale transitorio libico ha elencato le priorità che dovrà affrontare nelle prossime settimane, per rimettere in piedi un Paese devastato da sei mesi di guerra civili e 42 anni di dittatura: «Le nostre priorità sono riportare l’ordine, avviare un sistema di giustizia, avviare i primi passi per la costruzione di un esercito nazionale. Nel mese prossimo speriamo di poter riaprire le scuole e fornire assistenza con cure trattamenti alle persone ferite, che ora si trovano distribuite in vari ospedali tra Tunisia, Italia e Grecia». Jibril ha parlato anche di infrastrutture: «Dobbiamo ricostruire le nostre centrali elettriche e tutte quelle strutture e infrastrutture che sono state distrutte. Ma per fare tutto ciò dobbiamo disporre dei necessari soldi. E il governo transitorio, che mercoledì si è trasferito da Bengasi a Tripoli, non dispone dei mezzi finanziari necessari per erogare questi servizi». Infine il neo leader libico ringrazia l’Italia: «Avete protetto i nostri civili, ora la nostra speranza è che gli italiani svolgano un ruolo ancora più importante nel prendersi cura dei civili».

Redazione online

Berlusconi incontra Jibril: «Pronti 350 milioni di euro per l’emergenza»ultima modifica: 2011-08-25T16:00:34+02:00da
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