CHAMPIONS LEAGUE. L’inter pesca Cska Mosca e Lille. Napoli nel gruppo di ferro con Bayern, City e Villarreal. Mou con Lione e Ajax
MONTECARLO – Ibrahimovic contro la squadra che non l’ha capito. Messi, Iniesta e Xavi a San Siro, sponda Milan. Inter pesca il Cska Mosca e il Lille, ennesimi sequel Real Madrid-Lione (e i lancieri dell’Ajax) e Manchester Utd e Benfica. Girone di minor appeal quello con Porto e Shaktar Donetsk, con il Zenit di Spalletti terzo incomodo. Interessante anche Chelsea-Valencia e il Bayern Monaco che pesca i sottomarini gialli del Villarreal, i Citizens di Mancini e il Napoli di Lavezzi e Cavani.
IL GRUPPO DI FERRO – Il gruppo A è il girone di ferro. Bayern Monaco con i nuovi emergenti della Premier League, quel City faraonico che sta crescendo a colpi di petro-dollari con Dzeko e Aguero. Con il Villareal di Giuseppe Rossi, su cui Prandelli sta costruendo l’Italia che verrà e il Napoli, che sul parterre della Coppa con le Orecchie è illustre sconosciuta e che torna ai fasti di Maradona e Careca.
IL MILAN – Per il gruppo Allegri – al netto degli inarrivabili blaugrana che prenotano già il primo posto – il Bate Borisov e i cechi del Viktoria Plzen. Una seconda piazza alla portata per i rossoneri, con il vantaggio di non doversi confrontare con il Barcellona negli ottavi, in questi ultimi anni scoglio insuperabile per Galliani e soci.
L’INTER – Sorteggio complessivamente positivo anche per i nerazzurri. C’è l’incognita Lille, campione di Francia, con il nuovo gioiellino del calcio transalpino, quell’Hazard ambito anche da alcuni grandi club di casa nostra. Cska Mosca e i turchi del Trabzonospor (inseriti nell’urna di Montecarlo al posto del Fenerbahce, esclusa per il calcio-scommesse) non dovrebbero essere ostacoli insuperabili.
GLI ALTRI GIRONI – Special One alla prova del Lione, in questi ultimi anni accoppiato spesso ai Galacticos e a volte funerei avversari, tanto da escluderli agli ottavi in due edizioni consecutive. Ma anche i lancieri dell’Ajax, non più quelli degli anni ’90 (e tanto meno anni luce di distanza dal calcio totale versione Crujff e Neeskens) sono comunque un rivale da prendere con le molle. La Dinamo Zagabria sembra destinata a fare da sparring partner. Per il Manchester Utd il girone C non dovrebbe riservargli troppe sorprese. Certo c’è il Benfica, peraltro non nuovo a sfide all’Old Trafford nella fase dei gironi, ma Basilea e i romeni dell’Otelul (autentici sconosciuti alla più grande manifestazione continentale) non sembrano destare il sonno di Ferguson, già con il biglietto prenotato per le sfide a eliminazione diretta. Interessante il raggruppamento G con il Porto – privo del suo mentore Villas Boas appena approdato alla corte di Abramovich – con gli ucraini dello Shaktar Donetsk (gli esecutori materiali della Roma negli ottavi della passata edizione), lo Zenit di Spalletti, altra conoscenza del calcio romano e i ciprioti dell’Apoel. Nel gruppo E il Chelsea si confronterà con il Valencia, terza delle spagnole, lontane dalle vette calcistiche di Real e Barcellona, ma pur sempre da prendere con le pinze nell’infuocato Mestalla. Il Leverkusen e le aspirine del Bayer, terzo incomodo con il Genk a rischio bocciatura immediata. Nel gruppo F i freschi castigatori dell’Udinese, l’Arsenal dei giovani terribili di Wenger (godersi la cavalcata a folle velocità di Walcott nel 2-1 con friulani) con i francesi del Marsiglia, l’Olympiakos Pireo e soprattutto i campioni di Bundesliga, il Borussia Dortmund, che hanno dominato il torneo teutonico.
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F. Sav.