Più di 9mila voli cancellati e due milione di persone senza energia elettrica. Le vittime sono salite a nove. Obama: «Ci aspettano 72 ore molto lunghe»
NEW YORK – Irene è arrivato anche a New York. «Il tempo per l’evacuazione è scaduto» ha detto il sindaco Michael Bloomberg. «Adesso tutti dovrebbero andare dentro e restare lì. Tenete conto degli avvisi», ha aggiunto sotto la pioggia battente a Coney Island. L’uragano Irene si sta muovendo lungo la costa del New Jersey e si avvicina alla città di New York con venti che spirano a 120 chilometri orari. Lo comunica il Centro nazionale degli Stati Uniti per gli uragani, precisando che alle 11 ora italiana Irene si trovava 190 chilometri a sudovest di New York e si muoveva in direzione nord-nordest. L’allerta uragano rimane in vigore per il tratto di costa compreso fra la Virginia e Sagamore Beach, in Massachusetts. Il picco dell’uragano su New York è comunque previsto dalle prime ore del mattino. Il passaggio di Irene sulla Grande Mela dovrebbe durare fino al pomeriggio di lunedì. La città è spazzata da fortissime e incessanti raffiche di vento . l’uragano è ancora categoria 1, con venti che soffiano a oltre cento chilometri all`ora – e da una pioggia battente che oramai non smette di cadere da diverse ore. Una delle principali preoccupazioni resta quella di un black out generale. Già 8.300 residenti di Staten Island sono rimasti senza luce a partire dalle 2 del mattino. Resta alto anche l’allarme inondazioni, con il livello dell’East River e dell’Hudson visibilmente aumentato.
New York sembra un deserto: il sindaco Bloomberg aveva ordinato l`evacuazione obbligatoria di 370.000 persone dalle zone considerate a rischio (comprese Battery Park, il Financial District, Wall Street, parte di Chinatown e alcune aree dei borough di Brooklyn e Staten Island) e aveva chiesto a tutti gli altri di rimanere tappati in casa almeno fino alle 21 di domenica. Chiusi gli aeroporti e per la prima volta nella storia della città anche i mezzi di trasporto pubblici: niente autobus, né metropolitana, almeno per tutta la giornata di domenic, se non addirittura anche lunedì. Chiusi negozi, compreso il department store Bloomingdales, saracinesche abbassate per ristoranti e locali, deserta persino Grand Central Station, la stazione dei treni solitamente affollatissima, vuoto anche Central Park, dove il pericolo che cadano alberi o rami è altissimo (proprio così hanno perso la vita almeno due delle persone rimaste finora vittime di Irene).
NEW YORK – Il sindaco non vuole correre rischi: «era troppo pericoloso per prendere decisioni diverse, la vita delle persone è ancora in pericolo», ha detto. E il rischio principale è che il livello del mare si alzi talmente tanto da fare finire sott`acqua ampie parti di Lower Manhattan, forse fino al sito dove sorgevano le Torri Gemelle del World Trade Center. Secondo gli esperti il mare si alzerà tra gli 1,2 e i 2,4 metri. «Ci aspettano ore molto lunghe», aveva commentato il presidente Barack Obama, costantemente aggiornato dal Fema, la protezione civile americana. Nel frattempo i meteorologi cominciano a mettere insieme le cifre: l’uragano ha provocato raffiche a 120 chilometri orari sulla costa del North Carolina, mentre a Washington «appena» di 60 all’ora. Il record della pioggia finora a Hampton in Virginia, a sud di Washington, dove la tempesta ha fatto cadere in poche ore ben 30 centimetri d’acqua. Nel frattempo, l’uragano non inonda solo le coste ma anche Twitter: il sito di micro-blogging ha reso noto (con un tweet, naturalmente, mandato da twitterglobalpr) che la media è stata nella giornata di sabato è stata di 3.000 tweet al minuto con lo hastag #Irene, il doppio del giorno prima e il triplo di giovedì. MAZGli edifici più alti iniziano a oscillare.
NOVE VITTIME – Gli Stati Uniti sono già colpiti da venerdì e ci sono al momento nove vittime: sette uomini (tra cui un surfista che ha voluto le sfidare le onde alte come case), un bambino e una donna. Il primo uomo è stato colpito da un albero abbattuto dal forte vento. Il secondo è un residente nella contea di Onslow County, morto per un attacco cardiaco mentre stava attaccando pannelli di legno sui vetri della sua casa per proteggerli dai venti dell’uragano. Il terzo è rimasto vittima di un incidente stradale. Il bambino – tra i 9 e gli 11 anni – è deceduto a Newport in Virginia, il secondo Stato colpito. Lo riferisce la rete Nbc secondo la quale il piccolo è stato ucciso da un albero che è stato sradicato dalla forza del vento, che soffia a 140 km/h, finito dentro un complesso di appartamenti. Un’ora dopo la seconda vittima in Virginia, una donna che si trovava all’interno di un’auto nella contea di Brunswick, quando un albero abbattuto dai venti è caduto sul veicolo. Con altre tre vittime, coinvolte in un incidente stradale nel North Carolina, le vittime sono salite a otto. Dopo poco Irene ha provocato una nona vittima: un uomo, in Virginia, nella contea di Chesterfield County, è morto dopo che un albero è crollato sulla sua casa. Lo rende noto la Cnn.
EAST COAST NEL MIRINO – Irene sta producendo dei tornado in almeno 4 stati. Mentre l’enorme uragano prosegue la sua marcia verso nord, con il suo carico di raffiche di vento e massa d’acqua, si sono formati sui cieli del New Jersey, della Virginia, del Maryland e del Delaware queste nuove formazioni, più piccole del classico uragano, durano meno, ma sono ancora più intensi e violenti, e per questo certamente altrettanto pericolosi. Prima di New York si era fermata anche Boston. Le autorità hanno deciso di sospendere il sistema di trasporto pubblico. Philadelphia e New York hanno già fermato il trasporto pubblico. «Dopo un’attenta valutazione delle informazioni più recenti del servizio meteorologico nazionale, abbiamo deciso di sospendere il servizio di trasporto pubblico domenica. I venti forti, le piogge e le eventuali inondazioni previste hanno spinto alla sospensione: la sicurezza è la priorità».
IRENE – Irene ha toccato la terraferma lungo la costa orientale. L’impatto è avvenuto poco dopo le 7 del mattino (ora locale) nel North Carolina nei pressi di Morehead City, come previsto dai meteorologi. Già due milioni di persone sono rimaste senza elettricità a causa della tempesta. Irene sta proseguendo il suo tragitto in direzione Nord-Nordest. E sono già 9.215 i voli cancellati fino a lunedì dalle compagnie americane dagli aeroporti di New York, Philadelphia, Boston e Washington.
SI SPOSTA A 22 CHILOMETRI ORARI – L’uragano viaggia a circa 22 chilometri orari, secondo quanto riportato dal Servizio meteorologico nazionale degli Stati Uniti. La perturbazione è stata declassata a categoria 1, il che significa che ha venti inferiori ai 144 chilometri orari. Le raffiche del ciclone spirano alla velocità di 85 miglia all’ora (136,7 chilometri all’ora), in calo rispetto alle 100 miglia all’ora (160,9 chilometri) di venerdì.
I DISAGI PER CHI VOLA – L’uragano Irene ha già contabilizzato più di 9mila voli soppressi e cancellati a causa delle avverse condizioni climatiche. Tutta l’East Coast è colpita da una sorta di chiusura del proprio spazio aereo, tanto che non ci sono voli in partenza dalla North Carolina verso Boston e viceversa. Chiusi gli aeroporti internazionali di Newark e il John Fitzgerald Kennedy.
IL TERREMOTO – Della serie piove sul bagnato lo Stato di New York sabato notte è stato colpito da un lieve scossa di terremoto di magnitudo 2,9. L’epicentro è stato localizzato nella capitale dello Stato, Albany. Martedì scorso tutta la costa orientale era stata colpita da un’inusuale sisma di 5,9 gradi della scala Richter.
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